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A Terni il sesto ballottaggio

La prima volta che si fece ricorso al secondo turno Gianfranco Ciaurro vinse per un pugno di voti. Solo in due occasioni non ci fu bisogno di tornare alle urne

TERNI –  E sei. Terni torna al ballottaggio per la sesta volta. La sesta e non l’ottava, perché per due volte non ce ne fu bisogno: Paolo Raffaelli vinse al primo turno sia nel 1999 che nel 2004. La prima volta che si ricorse al ballottaggio – la legge per l’elezione diretta del sindaco è entrata in vigore trent’anni fa – la città dell’acciaio doveva ancora guarire dalle ferite inferte dalla tangentopoli ternana, che portò alla decapitazione della giunta a guida Todini (Psi), all’arresto di politici, imprenditori e amministratori comunali.  Quei fatti contribuirono a determinare la vittoria di Gianfranco Ciaurro, già ministro per gli affari regionali del Governo Amato I, alle amministrative del 1993. Al  secondo turno Ciaurro superò l’avversario Franco Giustinelli, già senatore della Repubblica del Pds, per una manciata di voti: Ciaurro prese il 50,16 per cento delle preferenze e Giustinelli il 49, 84. Il secondo ballottaggio, a Terni, vide protagonista di nuovo Ciaurro, eletto nuovamente sindaco nel 1997 con il 52,77 per cento.

Poi ci sono i due mandati di Paolo Raffaelli. E poi Terni torna ancora al ballottaggio. Il terzo ha visto sfidarsi al secondo turno Leopoldo Di Girolamo e Antonio Baldassarre, l’ex presidente della Corte Costituzionale. Il quarto ancora  Di Girolamo e l’avvocato Paolo Crescimbeni.  Il 2018 è quello del quinto ballottaggio, stravinto da Leonardo Latini che superò largamente Thomas De Luca ottenendo il 63, 42 per cento delle preferenze.  Si arriva ai giorni nostri, «all’aria di sinistra» per dirla alla Fiorello, che porta alla sfida tra il candidato della coalizione di centrodestra Orlando Masselli e il coordinatore di Ap Stefano Bandecchi. Alle ore 12 di domenica su 86.739 cittadini aventi diritto al voto si sono recati alle urne meno del 10 per cento, il 9,23 per cento (nel 2018 alla stessa ora era andato a votare il 15 per cento degli elettori). Ma c’è tempo fino alle 15 di lunedì per scegliere il nuovo sindaco di Terni.

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