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Buongiorno ceramica: a Gualdo Tadino due giorni di eventi tra mostre, visite guidate e lab

Cosa visitare e quando

R.P.

GUALDO TADINO (Perugia) – Anche il Comune di Gualdo Tadino in collaborazione con il Polo museale della città aderisce al weekend della ceramica italiana promosso dall’Aicc il 20 e 21 maggio. Due giornate fitte di eventi per un progetto che coinvolgerà anche i piccoli ospiti.

Si inizia sabato alle 11 al centro culturale Casa Cajani (Museo della ceramica) con la presentazione della donazione “Mara Amoni – Francesco Vinci” che ha portato al riallestimento della sezione ceramica, arricchendo gli spazi di ulteriori pregiate opere appartenenti ad Alberto Rubboli, Alfredo Santarelli, Renzo Megni, alla Società Mastrogiorgio e ad altre pregiate manifatture, grazie al coordinamento degli esperti Mario Becchetti e Gabriele Passeri. Saluti del sindaco Massimiliano Presciutti, coordina Catia Monacelli (direttore Polo Museale), presentano Mario Becchetti (ceramologo) e Gabriele Passeri (antropologo culturale). Alle 15 all Mediateca Museo dell’Emigrazione (via Sprammuro) spazio ai bambini con “Le mani in pasta!”, lab di ceramica a cura della Compagnia di Re Artù. Infine, alle 16 al Museo Opificio Rubboli (via Discepoli) si va alla scoperta della maiolica a lustro con il curatore Maurizio Tittarelli Rubboli, erede della tradizione ceramica della manifattura Rubboli che racconterà i particolari della nuova mostra “Rubboli 1873 – 1884. La costruzione di uno stile” (opere inedite), a cura di Marinella Caputo.

Fratelli Rubboli 1931-34. Coppia di Vasi a ziro con mascheroni. Maiolica a lustro oro e rubino. Chiara Fortunati.

Domenica 21 maggio alle 11 al Museo Civico Rocca Flea taglio del nastro per la mostra “Non è tutto oro ciò che luce. La maiolica a lustro di Gualdo Tadino. Collezione Alberto e Mario Mossone” con una selezione di maioliche a lustro di Gualdo Tadino che spaziano dalla fine dell’Ottocento agli anni quaranta del Novecento, provenienti dalla collezione Alberto e Mario Mossone, con lo scopo di rendere omaggio, nel trentennale della sua scomparsa, allo zio Attilio Mossone, il “Cocciaro di Piazza Danti” a Perugia, che ha saputo trasmettere ai nipoti la passione per la ceramica umbra e che, per oltre cinquant’anni, è stato un valido punto di riferimento nel settore del commercio ceramico, distinguendosi a livello regionale con la sua attività, promuovendo con particolare riguardo le manifatture di Deruta, Gubbio e Gualdo Tadino. Curatore Mario Becchetti.

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