di Marco Brunacci
TERNI – Melasecche invita al dialogo Bandecchi, Corridore (si immagina per conto di Bandecchi) gli sbatte la porta in faccia. Non una parola sul potenziale conflitto di interessi di Bandecchi, evocato da Melasecche, ma legnate a due mani sul groppone del malcapitato assessore regionale leghista.
Corridore (coordinatore di Ap) lo indica come «l’assessore regionale non eletto al consiglio regionale», ma forse qui l’ottimo avvocato potrebbe aver preso un granchio. È più preciso invece quando mostra di non avere dubbi sul fatto che Melasecche faccia parte «di quella categoria che non ha tutelato la nostra città asservendola ai poteri perugini!». E via con citazioni di delibere sulle cliniche private.
Poi lo abbatte definitivamente: «Nonostante i 43 anni di residenza a Terni sempre perugino è… (lo gnocco lo tradisce ancora)».
Per fortuna che l’avvocato Corridore non è nato nel Casertano se no senti tu come lo avrebbero rimbrottato, così invece l’inarrestabile coordinatore comunale di Ap può aprire anche un nuovo fronte.
Noi proponiamo: perché non fare un X Factor con la prova di dizione prima di ammettere qualcuno alle elezioni?
Resta un dubbio: il luogo di nascita può determinare il futuro di una persona? I saggi del suo tempo mandarono a morte Nostro Signore affermando che “nulla di buono può venire da Nazareth”. Questo fatto impone una riflessione.
Corridore si avvia alla conclusione indicando nel Comune di Terni la presenza di un «gene del tradimento». Sostiene Corridore che Masselli avrebbe tradito Latini come Melasecche Ciaurro. «Latini ha perdonato, Ciaurro no», conclude il Corridore. E qui il dubbio, non solo politico, ma decisamente escatologico: davvero Giuda abita a Palazzo Spada?
Finito? Neanche un po’: nel Post scriptum di Corridore si afferma che «i 2/3 delle persone che ho contattato mi hanno posto la stessa domanda: “Ma Melasecche sta con voi?” Ho sempre risposto NO… e loro “no perchè se c’era lui io non ci sarei stato”».
L’intervento dell’inarrestabile e ottimo avvocato-coordinatore Corridore consente alcune minime chiose:
- La campagna elettorale per sindaco a Terni è uno scoppiettante tric trac. Altro che la noia di certi altri posti, anche se magari finirà nella maniera più ovvia.
- Melasecche può farsene una ragione: la sua proposta di dialogo a Bandecchi è respinta con perdite (sue) sempre che Corridore – come tutto induce a ritenere – parli a nome di Bandecchi.
- A forza di infervorarsi (legittimamente, per carità) contro Perugia si spera che nessuno dei sette candidati a sindaco prometta di mandare guarnigioni ad assediare l’Acropoli del capoluogo dell’Umbria. Chissà che anche un sussulto di moderazione alla fine possa venir utile?