di Marco Brunacci
PERUGIA – Umbria7 ha dato in largo anticipo rispetto alle lentissime operazioni di spoglio il risultato elettorale dell’Umbria. Ora servono brevissime riflessioni per orientarsi nello sciocchezzaio seguito ai risultati.
1.L’unico risultato cambiato in Umbria è quello di Trevi che passa al centrodestra. Corciano è solo la conferma che quel tipo di sistema che in Umbria ha governato per decenni, in quel contesto, funziona e bene.
2.Umbertide dimostra che la conferma del sindaco precedente non garantisce successi. Ma il centrodestra compatto è capace di fare argine a un centrosinistra che non dà segnali di ripresa. E a Umbertide, l’ex Stalingrado dell’alta Umbria, si gioca al ballottaggio l’unica sua carta.
3.A Terni il centrodestra ha azzeccato il cambio del sindaco in carica: Latini avrebbe lasciato spazi ancora più ampi al peronismo fatto in casa di Bandecchi.
4.L’abilità di Bandecchi è confermata non solo come imprenditore ma anche come candidato. Ha radunato le forze per la controffensiva finale negli ultimi 3 giorni, altro che Zalesky con droni, missili, carri armati e pure le alabarde delle Guardie svizzere. Ha portato a votare con operazioni mirate migliaia di ternani in più rispetto a quelli che sarebbero andati. Bravo ma anche fortunato.
5.Fortunato perché, dati alla mano, al ballottaggio sarebbe andata comunque l’aggregazione Pd-Cinquestelle (di 4 punti avanti rispetto a Bandecchi) solo se il Pd ternano fosse stato più attento ad ascoltare la segreteria regionale e quella nazionale e avesse fatto l’intesa. Dopo una debacle così difficilmente la leadership ternana resterà tal quale.
6.Il peronismo, anche se fatto in casa, ha sempre un suo fascino. Ma al secondo turno Bandecchi non avrà più conigli nel cilindro. Sarà il collettore di tutte le proteste e i lamenti. Può bastare per vincere? Forse si, forse no. Ma per riuscire a governare forse non sarà sufficiente.
7.Il centrodestra ha mostrato le debolezze segnalate da Umbria7 in campagna elettorale. Gli assessori regionali incredibilmente assenti, una Forza Italia che si mette nelle condizioni di essere felice pur di stare un punto o due sopra la Lega (la Salvati presa in carico un momento prima dell’apertura delle urne), la Lega persa definitivamente nella nebbia. Fdi poteva fare di più? Forse qualcosa. Ma una riflessione si impone: i meloniani sono convinti che l’Umbria rossa, per quanto ex rossa, sia felice di votare candidati di Destra (per esempio a Perugia o in Regione)?
8.Del centrosinistra che non dà segnali di ripresa abbiamo detto, del peronismo fatto in casa in una città come Terni che si sente depressa, anche. Resta da dire che il centrosinistra può contare solo su un possibile vantaggio futuro legato alle elezioni di Terni: se l’appeal di Bandecchi regge un anno e mezzo e lui (che è espressione del centrodestra e sta con Rocca nel Lazio) riesce a fare una lista per le regionali, ecco che si pone nelle condizioni di sottrarre quei voti necessari al centrodestra per rivincere la Regione.
Il centrosinistra inizi a cercare un suo candidato “inclusivo” che possa approfittare della situazione. Dall’altra parte mediti chi pensa a litigare sui candidati ma non su come vincere la competizione elettorale.