TERNI – C’è da capirli, è più di un mese che a casa ci passano giusto per dormire e fare la doccia. E così “la domenica bestiale”, quella del tanto atteso voto, la maggior parte dei magnifici sette la passa a casa, per pulirla, per fare al spesa, per sistemare il giardino. Un modo per unire l’utile al dilettevole.
Silvia Tobia (Potere al Popolo) ha la battuta di quelle simpatiche: «Prima che i vicini di casa chiamino i Nas sono impegnata nelle grandi pulizie. Ho fatto anche spesa perché il frigorifero faceva l’eco».
Stefano Bandecchi , anche lui in versione domestica, anche se dedito più ai fiori che agli interni: «Sto in relax, in giardino. Sereno e consapevole di quanto di buono ho fatto. Pronto a scendere in campo per la specialistica. Venedrì ho concluso la triennale». La metafora è quella universitaria, d’altronde lui è Unicusano. Pochi passi anche per Emanuele Fiorini. Giusto quelli per recarsi a votare. E per andare a pranzo a Borgo Rivo da mamma e papà, insieme a moglie e figlie: «Erano almeno due mesi che non stavamo tutti insieme».
José Maria Kenny (Pd) sta a casa con moglie e figli: «È la Festa della Mamma» – ci tiene a ricordarlo. Sulla mamma si concentra anche Orlando Masselli (Fdi) che ha dedicato un post alla sua Giovanna: d’altronde lei, a quasi 80 anni, è sempre la prima a mettere Mi piace alle uscite social del figlio.
In famiglia pure Claudio Fiorelli (M5S) con la moglie e i due figli.
Paolo Cianfoni (Innovatori) la domenica l’ha trascorsa all’aria aperta, sulla piazza di Stroncone, paese nel quale abita.
Per questo non ha votato a Terni. Così come Stefano Bandecchi che ha la residenza altrove.
Tutti gli altri hanno fatto il loro dovere alle urne nella prima mattina. E i testimoni giurano che qualcuno avesse le mani ancora intrise di candeggina.