R.P.
PERUGIA – Ancora pochi giorni e tornerà all’auditorium Santa Cecilia di Perugia, l’undici e il 12 maggio, il festival Orizzonti, edizione primaverile a cura del compositore Marco Momi e promossa dalla Fondazione Perugia Musica Classica onlus in collaborazione con il collettivo di musicisti di Opificio Sonoro.
Orizzonti spring edition riprende gli spunti offerti dall’ultimo concerto dell’edizione autunnale e invita a riflettere sulla consistenza degli stati energetici. Se si parla di fibrillazione non si può forse eludere l’immediata suggestione corporea che entra a far parte della nostra memoria a partire dal momento in cui, per la prima volta nella vita, ci si è sentiti attraversati dal primo (auspicabilmente minuto) impulso elettrico. Il moto causato dall’irrigidimento muscolare, il repentino aumento del battito cardiaco, anticipano il tema delle due giornate: il corpo. Due i concerti alle 20.30.
La prima giornata (11 maggio) con “Corpo/asindeto” prenderà il via un omaggio a una delle più grandi voci della filosofia contemporanea, Jean-Luc Nancy, scomparso nell’agosto del 2021. Tra i temi cardine del suo pensiero c’è sicuramente la riflessione sul corpo, sul soggetto e sull’individuo. Un corpo (Corpus) sempre in bilico nel tremito del suo stato esistenziale, in una vibrazione identitaria capace di moltiplicarsi/proiettarsi sull’arte, sulla danza e sul teatro (solo per citare alcuni dei titoli delle pagine dedicate a questi argomenti). A presentare la figura di Nancy sarà un testo scritto appositamente per la serata dalla filosofa e curatrice Chiara Vecchiarelli, di origini perugine, da anni vive a Parigi dove ha avuto modo di confrontarsi più volte con lo stesso Nancy. L’aspetto musicale vivrà poi di due momenti distinti, un primo strumentale e un secondo elettronico con danza. Si vuol celebrare così il pensiero di Nancy con delle nuove creazioni in prima assoluta, è il caso di “Asindeto” (concepito dal sound artis Nicola Cappelletti e dalla danzatrice Lucia Guarino), di un nuovo brano del giovane compositore perugino Leonardo Matteucci e di due brani (di cui uno in prima assoluta) del compositore Paolo Perezzani, una voce importante della composizione italiana già assistente di Salvatore Sciarrino ed eseguito dai più importanti musicisti della scena internazionale come Claudio Abbado. Perezzani, laureato in filosofia, è stato vicino al filosofo francese a cui ha dedicato il primo brano della serata.
La seconda giornata (12 maggio) prosegue nell’indagine sonora del corpo musicale, questa vol- ta dal versante cameristico. Il programma “Nous.Corps” si articola in tre momenti: il distacco, la vestizione e il guardarsi. Il percorso di ascolti è molto serrato, fatto principalmente di brani per strumento solo che si susseguono secondo un ordine di impaginazione che vuole disorientare rispetto al tradizionale ruolo dello strumento solista. Dal “corpo elettrico” di Franck Bedrossian ai girotondi di Yan Maresz fino al virtuosismo estremo di Donatoni che svela la spietatezza possibile del confronto tra il musicista e il corpo del proprio strumento. Complici di questi viaggi musicali, i preziosi musicisti di Opificio Sonoro.
Per informazioni e quota del biglietto di ingresso: Fondazione Perugia musica classica onlus 075 5722271 – info@perugiamusicaclassica.com