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Nel corpo a corpo Terni può attendere

La città in secondo piano nel primo confronto diretto tra Stefano Bandecchi e Orlando Masselli

Redazione Terni

TERNI – Nel primo confronto diretto tra i due candidati al ballottaggio Terni può attendere. 

Stefano Bandecchi e Orlando Masselli si fronteggiano – nell’appuntamento organizzato dall’Istess e da Terni Today – anche duramente ma è uno scontro di mondi.  Il battitore libero contro l’uomo di partito che guida una coalizione di partiti; l’imprenditore di successo che non conosce i meccanismi della pubblica amministrazione contro l’assessore che parla fin troppo di conti pubblici e di regole.

E così via. Due impostazioni di vita  diverse.  Non lo scontro tra programmi diversi, non il confronto su visioni diverse della città.  Orlando Masselli e Stefano Bandecchi parlano molto del presente. Il patron rossoverde per ripetere il messaggio che la città fa schifo e che finora è tutto sbagliato, il secondo per controbattere che non è tutto da buttare via e che anzi cinque anni fa era molto peggio. 

In tutto questo Stefano Bandecchi fa come sempre fatica a controllare la frizione e il suo vocabolario, Masselli va all’attacco e appare più scuro. In più di una occasione prova a smontare la narrazione del “ci penso io” di Bandecchi. Il presidente della Ternana anche nel confronto di lunedì ha ripetuto che lui è un imprenditore che sa fare soldi e che farà fare soldi anche al Comune.  Masselli lo stoppa: essere un bravo imprenditore non vuol dire essere un bravo amministratore pubblico. E che la conoscenza delle norme, l’applicazione delle regole è imprescindibile.  Bandecchi è come sempre vulcanico ma i confini della lava sono labili.  Nel confronto dice che i lavori “incriminati” al pronto soccorso dell’ospedale di Terni li ha fatti il Comune con buona pace dell’azienda ospedaliera.  Nel corpo a corpo tutti e due tengono alta la testa. “Daje”,  “Sta bono”, “Fammi parlare”. 

Poca Terni, ma non poca politica. Bandecchi ribadisce di essere del Ppe, e che il suo progetto politico prevede anche la conquista dell’Umbria, compresa l’odiata Perugia. 

Masselli rivendica con orgoglio di essere anche un punto di riferimento politico di una coalizione e spiega  perché per lui Bandecchi non può dirsi l’antipolitica. Siamo qui perché entrambi interessati alla polis. Ecco è una delle poche volte che si parla della città. Seppur alla greca

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