PERUGIA – Sono pronti oltre 362 milioni di euro per 95 scuole umbre danneggiate dal sisma 2016. A portare la lieta notizia nella giornata del 23 maggio a Perugia è stato il commissario per la ricostruzione post terremoto, Guido Castelli che a palazzo Donini ha illustrato le soluzioni che permetteranno di procedere immediatamente con la programmazione dei cantieri.
A confrontarsi con il commissario Castelli nella sede della giunta regionale sono stati la presidente Donatella Tesei, il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Umbria, Stefano Nodessi, il subommissario Fulvio Soccodato, i sindaci dei Comuni coinvolti e i presidenti di Provincia.
L’incontro dà seguito allo sblocco, nel mese di marzo, della procedura per 228 interventi di ricostruzione compresi nel più ampio Piano straordinario di ricostruzione, che nelle quattro regioni conta 450 istituti da riparare per un valore di 1,3 miliardi di euro.

Il primo passo avviene proprio in Umbria, dove inoltre sarà attivata una convenzione tra struttura commissariale e soggetti attuatori (ovvero Comuni e Province) per fornire supporto alle 58 procedure che hanno aderito agli accordi quadro, uno strumento che consente di attingere a liste già vidimate di operatori economici, per le varie fasi di progettazione e lavorazione. I soggetti attuatori potranno avere a disposizione personale dedicato, in sede, per far sì che le procedure di attivazione degli accordi quadro siano immediate.
Partire dalla messa in sicurezza della scuole per un rilancio delle aree colpite dal sisma del 2016. A dirlo è stato il commissario Castelli che ha aggiunto: «Ricostruire strutture scolastiche sismicamente sicure e sostenibili dal punto di vista energetico, è una premessa necessaria per il rilancio dell’Appennino centrale. È sempre opportuno sottolineare l’importanza del clima di collaborazione in cui abbiamo lavorato con la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, i comuni e tutti i soggetti coinvolti».
Lo sblocco dell’accordo quadro, ha sottolineato Castelli, è un «rilevante intervento non solo sotto il profilo della ricostruzione, ma anche della riparazione. Dobbiamo supportare le comunità e le famiglie dell’Appennino centrale che vogliono restare in questi territori, fornendo servizi che consentano al tessuto sociale di restare coeso».
La ricostruzione è sempre stata tra le priorità della giunta regionale, come ha ricordato la presidente Tesei: «Sin dal mio insediamento – ha affermato la governatrice – ho voluto mettere al primo posto la ricostruzione post sisma 2016, consapevole della urgente necessità di velocizzare tutte le procedure e consentire ai nostri territori di vedere finalmente ricostruite case, edifici pubblici e soprattutto le scuole. Per raggiungere questo obiettivo ho voluto lavorare d’intesa con la struttura del commissario per la ricostruzione».
Questa collaborazione, ha rimarcato Tesei, ha dato i suoi frutti e «deve continuare anche per il futuro. La regolarità dell’attività scolastica è uno dei segnali migliori di ripresa per i territori colpiti dal sisma, così come è fondamentale avere edifici sicuri in tutta la Regione. E vorrei anche sottolineare il fatto che la nostra regione è riuscita ad ottenere quasi un terzo del totale delle risorse disponibili ed al termine degli interventi di ricostruzione avremo il miglior patrimonio scolastico d’Italia».