in

Terni, affluenza a picco in centro, più alta nelle periferie

Alle amministrative del 2018 aveva votato il 59,47 per cento degli aventi diritto: il 2 per cento in più rispetto a questa tornata elettorale

TERNI– Dal seggio numero 1 (scuola Mazzini) al numero 30 (scuola Marconi) c’è uno scarto di 15 punti percentuali. Il numero uno chiude con un’affluenza del 40 per cento (su un totale di 1090 elettori hanno votato 284 donne e 208 uomini) il 30 del 65 per cento. Sopra al 60 per cento anche Marmore (hanno votato in 425 su un totale di 668 aventi diritto, pari al 63,62 per cento), Le Grazie e Borgo Rivo. Tra il centro e le periferie c’è distanza. Il dato definitivo, quello complessivo, è del 57, 20 per cento (-2,29 rispetto al 2018). Quello che emerge insieme al dato rilasciato alle 15, 20 dal Ministero dell’Interno è il clima di incertezza che ha caratterizzato questa tornata elettorale. Anche il numero 7, sempre nel centro storico di Terni, chiude al 41 per cento.  Il 121, il 105 (Campomaggiore), il 95 (Battisti), il 79,  sono intorno al 62 per cento.  

A spoglio avvenuto, si dovrà dare una risposta alle dinamiche che hanno tenuto a casa soprattutto i giovani. Forse la lotta politica che c’è stata a Terni negli ultimi dieci anni non ha aperto a nuove prospettive. Eppure c’erano sette candidati a sindaco da scegliere. Eppure la pioggia aveva tenuto i ternani lontano dai posti di villeggiatura. E poi c’è stato il Giro d’Italia di sabato e il meeting di canottaggio di domenica. Sicuramente, al di là dei risultati, sarà necessario aprire una riflessione sul futuro: il clima di estrema incertezza può avere diverse ragioni.

Escono dal locale ubriachi e aggrediscono gente a caso

Umbertide, è centrodestra contro centrosinistra: sfida Carizia-Anniboletti al ballottaggio