TERNI – Tra il comandante Kenny e l’anestesista Fiorelli adesso c’è l’inceneritore. A metà di marzo ci furono i gazebo, le primarie cioè – tra i due si doveva decidere il candidato dell’unità del centrosinistra. A metà maggio, a ridosso del voto, c’è quella dichiarazione di Kenny a lasciare “basito” Fiorelli. «L’apertura di Kenny all’utilizzo degli inceneritori ternani mi lascia basito» – afferma il candidato a sindaco dei Cinque Stelle. «Un’affinità “inquinante” con il programma di Bandecchi e il Piano regionale dei rifiuti proposto dalla destra» – attacca Fiorelli. «Parlare di un inceneritore “utile per chiudere il ciclo dei rifiuti locali” vuol dire offrire la città su un piatto d’argento a chi sta cercando un posto dove localizzare il camino unico della regione. Kenny e Bandecchi sono concordi sull’utilizzo degli inceneritori ternani per bruciare rifiuti. Lo fanno parlandone con superficialità, senza cognizione di causa, su una tematica estremamente seria che ha conseguenze pesanti sulla salute nostra e dei nostri figli». Nel video Kenny non dice no all’inceneritore. Dice che va analizzata la vera necessità: «Si deve prima capire se deve funzionare per chiudere il business di Acea o per chiudere il ciclo dei rifiuti della città».
Ma Fiorelli insiste: «Forse il professor Kenny non è consapevole del fatto che a Terni si producono solo 18 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, che l’inceneritore ne brucia sei volte tanto e che i rifiuti prodotti dai ternani non basterebbero neanche ad avviare l’accensione dell’impianto. Forse non sa che la gestione dei rifiuti è un atto di alta programmazione regionale e che è stato proprio il Partito Democratico ad imporre il superamento degli ambiti territoriali».