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Umbria capitale dei viaggi in camper: è qui che batte il cuore del Raduno europeo

Attesi in centinaia a giugno. L’organizzatore del Camper club Gubbio, Di Benedetto: «Rimarranno affascinati dai nostri territori». Ecco le tappe

DI ARIANNA SORRENTINO

PERUGIA – Camperisti all’arrembaggio. Circa in 300 equipaggi sono pronti ad arrivare in Umbria e scoprire le sue meraviglie. Due tappe: la prima dal 7 al 11 giugno nel comune di Assisi. Poi dal 12 al 18 giugno nelle città e nei borghi medioevali – Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Orvieto, Bevagna, Castiglione del Lago, Passignano, parco di Acqua Rossa.

L’Umbria diventa così la meta del Raduno europeo di camper, giunto alla sua 44esima edizione e promosso dalla Ficm aisbl (Federazione internazionale club moterhome) che riunisce i club europei del turismo itinerante e organizzato quest’anno dal Camper club Gubbio. «Sono sicuro che i camperisti rimarranno affascinati dall’Umbria – dice il presidente del Camper club Gubbio Raffaello Di Benedetto durante la conferenza stampa di presentazione nella mattina di giovedì 1 giugno – Il mondo del camperismo è strettamente collegato al mondo del volontariato. Se queste cose non si fanno con la passione di voler far conoscere le cose più belle ai camperisti, probabilmente non si coglie lo spirito che ci anima. E in più, l’Umbria è stata sempre aggirata da coloro che visitano l’Italia. La nostra regione si sta dotando di aree di sosta adeguate e anche per questo vogliamo far conoscere meglio il nostro territorio». L’edizione italiana nasce con il patrocinio del ministero del turismo oltre che gli enti locali. «I camperisti verranno dalla Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Grecia, Lussemburgo e Belgio – continua il presidente Di Benedetto – questa è l’occasione giusta per scommettere su questo modo di fare turismo». I partecipanti sono tutti registrati e non appena arriveranno nel territorio di Assisi saranno velocemente smistati nell’area di sosta: questo grazie «a un sistema un po’ costoso ma sicuramente efficace – spiega il presidente – in tempi brevi si sistemeranno tutti i camper nella loro postazione». «Abbiamo iniziato questa avventura sapendo di dover spendere ma non di incassare – devo ringraziare Claude Guet e la federazione perché ci ha garantito immediatamente l’iscrizione di tantissimi equipaggi: le abbiamo chiuse 15 giorni prima perché eravamo già al completo». L’Umbria come reagisce a questa forma di turismo? «Quasi tutti i comuni posseggono un’area di sosta, la regione sta avendo successo – risponde il presidente – Ci sono organizzazioni che funzionano bene, come la nostra, grazie al rapporto con il Comune di Gubbio». E quindi, una panoramica sulla loro area: «Noi abbiamo 6mila ingressi l’anno, che sono diversi dalle permanenze. Questo significa portare molta gente nel territorio di Gubbio. L’area ci è stata concessa dal Comune da 50 anni. La responsabilità è molto alta per la fiducia che ci è stata assegnata e per il ruolo che svolgiamo con funzione di totale volontariato. Quello che incassiamo è per il funzionamento dell’area: sono 56 posizioni con 56 prese di corrente, acqua, scarico e la gestione normale di manutenzione». Presente in conferenza anche Claude Guet, presidente Ficm: «La cosa più bella è la scoperta, mi ci sono volute tre settimane per arrivare qui – spiega attraverso una traduttrice – Viaggiare con il camper vuole dire fare soste e conoscere in maniera libera».

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