TERNI – Le anticipazioni di Umbria7 hanno trovato riscontro: il matrimonio tra Ap e Pd per la gestione del Cda del SII, si farà. Nella serata di sabato 16 settembre, la celebrazione con un rito davvero originale: le due forze politiche inviano due diversi comunicati che non nominano mai il coniuge. Ap non fa il nome del Pd e lo stesso pudore mantengono i Dem. Ma entrambe le comunicazioni sono incentrate sul «valore dell’acqua pubblica». Il matrimonio si celebra sulla risorsa idrica come elemento sempre e comunque a disposizione della collettività che non può essere oggetto di politiche di privatizzazione. Non solo, l’acqua risorsa indispensabile, che deve essere oggetto di politiche tariffarie agevolate per le famiglie in difficoltà. Un matrimonio dunque sui valori, stando almeno allo scambio delle buone intenzioni.
La nota del Pd è sottoscritta dai sindaci e dai capigruppo sparsi in tutto in territorio provinciale (Fabio Di Gioia, Lorenzo Lucarelli, Damiano Bernardini,Francesco Filipponi, Federico Gori, Giampiero Lattanzi, Sauro Basili, Luciano Conti, Daniele Longaroni, Stefano Paoluzzi, Martina Mescolin). Quello di Alternativa popolare è firmato dal coordinatore regionale, Riccardo Corridore. L’intesa sul Cda mette all’angolo il centrodestra, che ora ha i numeri solo per fare opposizione. I segnali dell’amore tra il partito di Bandecchi e quello della Schelin si erano già evidenziati nel corso degli ultimi due consigli comunali di Terni, quando i capigruppo di Pd e Ap avevano dettato la linea di entrambe le sedute.
Da vedere se questa prima intesa reggerà anche all’appuntamento delle provinciali. Sia se si disputeranno con l’elezione indiretta o con quella, più improbabile, della chiamata alle urne dei cittadini. Se i rappresentanti dei Dem e di Ap che governa il comune più rilevante della provincia, quello di Terni, troveranno l’intesa per Laura Pernazza del centrodestra, non ci sarà alcuna speranza. Se invece arriverà la riforma annunciata dal ministro Salvini ma finora non appoggiata dalla Meloni, la parola spetterà ai cittadini.