TERNI – E pensare che se la doveva comprare lui la Treofan. E che durante tutta la trattativa è stato in prima linea per poi ritirarsi alle battute finali, quelle riguardanti la conclusione della trattativa basata su una documentazione “parziale”. UniCusano, in quel periodo (gennaio 2023), aveva qualche grattacapo giudiziario: doveva gestire il blocco di parte dei conti per un ammontare di 20 milioni di euro.
Le sorti di quella che era uno dei gioielli della chimica ternana e che il gruppo Jindal ha provato in tutti i modi a radere al suolo, erano appesa ad un filo, tanto per restare in tema. La svolta c’è stata con l’arrivo di Visopack. Che a pochi giorni dalla firma del preliminare di accordo con Jindal, si presenta in pompa magna a Terni, con il Ceo Michael Yanovski, già amministratore delegato di Moplefan, che annuncia il nuovo piano industriale entro due settimane. che tra meno di due settimane verrà presentato il nuovo piano industriale. Nello stabilimento, il 6 settembre, il liquidatore di Treofan Filippo Varazi, il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, il prefetto di Terni Giovanni Bruno, la presidente della Regione Donatella Tesei con gli assessori Michele Fioroni e Paola Agabiti, rappresentanti di Confindustria fra cui il presidente della sezione di Terni Riccardo Morelli, i sindacati. Mancava il Comune di Terni, ad eccezione della presidente del consiglio Sara Francescangeli che ha giustificato gli assenti: «Sindaco e vice sindaco sono al ministero dell’Ambiente per parlare di Ast». Una incontro che non trova riscontro nelle organizzazioni sindacali e negli ambienti ministeriali. Per rimanere in tema – una delle produzioni storiche dell’impianto Treofan è il filo – l’amministrazione comunale ha perso il filo conduttore della presenza a quella che entrerà la data di svolta della lunghissima ed estenuante vertenza di salvataggio di uno dei fiori all’occhiello della chimica ternana. Chi non ha perso occasione di “brindare “ al successo è stato invece l’ex sindaco Latini che si è fatto vedere e anche sentire. O meglio, si sono fatti sentire quelli che lo hanno salutato con un lungo applauso.


