di Francesca Cecchini
PERUGIA – Anche nel cuore verde è scattata l’ora x dell’It-alert che alle 12 di giovedì 14 settembre ha toccato Umbria, Piemonte e Puglia. Tutti con lo smartphone in mano, gli umbri hanno atteso con curiosità l’avviso di allerta pubblica nazionale, prova generale in vista del suo utilizzo primario – si spera il più tardi possibile – ovvero la ricezione di un messaggio sui propri smartphone per avvisare l’arrivo una grave emergenza.
Sicuramente una prova utile contraddistinta da un trillo non troppo amplificato, ma ben udibile in ogni dove (soprattutto con il sonoro che va in contemporanea su milioni di telefonini di tutta Italia, sempre nel caso di un ipotetico futuro). Come in ogni esperimento qualche piccola sbavatura tra più di qualche minuto di sfalsamento tra un utente e l’altro – come nel caso del quartiere di Colle Umberto dove una ragazza ha ricevuto un primo alert alle 12.28 e, a seguire, un secondo alle 12.36 – e un po’ di confusione tra alcune persone anziane – non imputabile al servizio ovviamente – che non sapendo cosa stesse accadendo, probabilmente poco informate, hanno avuto attimi di incertezza e hanno chiesto delucidazioni a passanti e/o vicini di casa. Niente di insuperabile, dunque, per il futuro di It-alert che sarà sicuramente uno strumento di grande utilità in caso di bisogno.
Secondo i dati Ansa, dopo soli 14 minuti sono arrivati alla protezione civile nazionale 100mila questionari dalle regioni interessate alla sperimentazione. Per chi non avesse avuto occasione, è possibile compilare il questionario online, seppur al momento il sito risulta poco accessibile, probabilmente per il carico di richieste.
