in ,

Nuovo Santa Maria, nuovo scontro Regione Comune

Scambio di lettere infuocate tra la Tesei e Bandecchi, con il sindaco che invoca il trasferimento della sanità ai comuni

TERNI – Ai primi di agosto si erano lasciati con l’impegno di andare avanti nella procedura per la realizzazione del nuovo Santa Maria di Terni. Ma ora, tra il sindaco Stefano Bandecchi e la governatrice Donatella Tesei, non è più tempo di strette di mano. 

In questi ultimi giorni uno scambio di lettere intinte nel vetriolo. Con la governatrice che dice di non aver bisogno delle sollecitazioni di Bandecchi in quanto l’iter per il nuovo ospedale di  Terni è stato avviato da almeno due anni e che presto darà i suoi frutti. Il sindaco, dal canto suo, replica che di questo passo la Tesei arriverà alla fine del mandato senza aver concluso un “tubo”. Bandecchi, in una missiva ancora fresca di inchiostro, fa presente che le risposte della Regione, a suo dire, non collimano con gli impegni presi, cioè in primis quello di finanziare il project financing che qualche settimana fa era stato bocciato dalla stessa Regione in quanto l’azienda ospedaliera aveva fatto presente che in quel piano finanziario non vi erano certezze di finanziamenti.

Per arrivare ai 300 milioni di euro necessari per la ristrutturazione integrale del Santa Maria, al momento mancano quasi 100 milioni che Bandecchi, in sostanza, chiede alla Tesei. La vicenda ospedale, a detta del Comune, è dunque in fase di stallo, perché il partenariato pubblico privato senza una robusta iniezione di risorse pubbliche non è in grado di aprire i cantieri. Bandecchi, nelle interlocuzioni con la Regione, aveva ipotizzato anche l’utilizzo dei ristori per lo sfruttamento delle risorse idriche ai fini energetici.

Prima di arrivare alle conclusioni, Bandecchi fa un riferimento, tanto per rimanere in tema sanità, alla situazione disastrosa del dipartimento di salute mentale dell’Asl 2: «La situazione delle strutture è fatiscente al punto che coloro che sono ricoverati vivono una situazione difficile per la sporcizia e la degenerazione della struttura». Il sindaco invoca addirittura l’intervento dei Nas «al fine di accertare l’igiene, la regolarità di tutto l’impianto». Passaggi durissimi: «Complimenti ai dirigenti della Asl per la scelta dei divani, delle sedie e dei tavolini, che sono veramente all’altezza di un manicomio sito in una discarica». Finito di randellare, Bandecchi si rivolge niente popò di meno che allo Stato italiano: «La Regione non è in grado di controllare il settore sanitario in maniera adeguata. Pertanto occorre cambiare impostazione e portare la gestione della sanità sotto la responsabilità dei Comuni sottraendola alla Regione per incapacità della giunta regionale e dei dirigenti della Asl».

Umbria Jazz Weekend, il salotto musicale di Terni ha inizio. L’assessore regionale Agabiti: «Terni una grande realtà nella sfera di UJ»

Suoni Controvento 2023

Un viaggio lungo un’estate per Suoni Controvento: 20mila persone in tour per l’Umbria