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Per dire addio al porta a porta urgono 7 milioni di euro

Il sindaco di Terni Bandecchi annuncia il ritorno ai cassonetti ma all’appello manca una montagna di soldi

Au. Prov.

TERNI – Una sfilza di messaggi social con Stefano Bandecchi protagonista che per tutta la giornata di martedì 12 settembre annuncia il ritorno a Terni dei cassoni. Il sindaco dice addio al porta a porta e, sempre via social, fa sapere che presto torneranno i contenitori nelle strade, dove riversare indifferenziato, vetro, plastica, carta e umido. Tra gli annunci e il fare ci sono però di mezzo 7 milioni di euro. Dalle notizie raccolte da Umbria 7 il ritorno ai bidoni in strada  costerebbe ad Asm tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Una cifra considerevole per posizionare i raccoglitori che sarebbero poi svuotati dagli autocompattatori in attività tra la notte e l’alba. Poi bisognerà acquistare nuovi camion. E poi bigognerà capire come fare con il personale in esubero. Comunque sarà un ritorno al passato di almeno dieci anni, quando i cassonetti, le campane del vetro, i raccoglitori della plastica erano con i loro colori un elemento caratterizzante dell’arredo urbano di Terni.

Occorre ricordare, inoltre, che a sue tempo il passaggio dai cassonetti al porta a porta è costato ad Asm, e quindi agli utenti, quasi due milioni di euro: tanto è servito per acquistare le mastelle del porta a porta poi distribuite alle 50mila famiglie ternane. Anche i costi della installazione dei nuovi raccoglitore da posizionare nelle vie ternane, andrebbero a ricadere sulle tariffe a carico dei cittadini. Come è noto, secondo la normativa nazionale, tutti i costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, devono essere ripartire tra tutte le utenze del territorio.

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