Redazione Perugia
PERUGIA – Città di Perugia pronta, a suo rammarico, a salutare Marco Pierini (nella foto di Michele Alberto Sereni), direttore uscente della Galleria nazionale dell’Umbria in attesa del risultato del bando internazionale per i direttori dei musei italiani, che dovrebbe arrivare a novembre.
Molto stimato e apprezzato, non solo per la sua carica istituzionale, ma anche per la passione che, durante il mandato, Pierini ha messo per accendere i riflettori della stampa internazionale sulla Gnu, non ultima la mossa vincente della mostra dedicata a Pietro Vannucci “Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo”, che ha fatto scalpore in ogni dove, presa d’assalto da turisti provenienti da ogni angolo d’Europa, e anche oltre. Negli otto anni di mandato – non più rinnovabile – Pierini è riuscito, anche con collaborazioni social come quella con Taffo, a rendere “popular” la Galleria, tra impegno digital, accordi con le scuole, eventi di grande richiamo.
E sui social infatti diversi i commenti che partono dai cuori dei cittadini che il direttore, con la sua affabilità e con quel sorriso sempre presente che lo contraddistingue, ha senz’altro conquistato nell’arco degli anni. Tra gli altri: «Sono stati otto anni meravigliosi, una splendida avventura che ha visto la trasformazione del museo da torre d’avorio in centro vivo di cultura e cittadinanza, all’insegna della passione, della cultura e dell’intelligenza».
Ancora: «Con lui la nostra Galleria è diventata più bella e godibile ed aperta alla città, come mai prima d’ora. Lascerà un vuoto difficilmente colmabile».
Per qualcuno c’è anche la certezza che «Ovunque andrà seminerà buone prassi, forte della consapevolezza che l’arte, la cultura, la bellezza sono fonte di salute per la comunità».
Chi parla di innovazione: «Certamente un direttore che lascia un segno forte. Pierini ha innovato e rinnovato, ha rinsaldato l’appartenenza reciproca tra Gnu e Palazzo, ha restituito pienamente la Gnu alla città prima di tutto. Credo che Perugia gli debba molto».
E chi spera che il legame con la città rimanga sempre solido: «Ci mancherà, ma speriamo che permarrà nel futuro il solido legame di alta stima e di amicizia che Perugia ha potuto stabilire con lei in tanti anni di comuni esperienze, sempre di alto profilo e di successo».
Indubbiamente, comunque, corale che la sua sia stata: «Un’ottima direzione e una grande risorsa per Perugia».