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Musivum e i fratelli Marconi: il bello di lavorare in famiglia

I 7 VIZI GASTRONOMICI / Due laureati con la passione per l’agricoltura: Diego Diomedi alla scoperta dei segreti dell’olio Evo di alta qualità

di Diego Diomedi

Oggi siamo in compagnia dei fratelli Marconi, giovani ma con le idee precise e la voglia di fare un olio EVO di alta qualità tra le colline umbre nella loro azienda Musivum (https://www.musivum.it)

Quando ha inizio la storia della vostra azienda?  
«La nostra avventura inizia del 2016 quando, ancora studenti universitari, decidemmo di prendere in mano i terreni di famiglia per valorizzarli, portando avanti quella tradizione e amore per l’agricoltura che hanno “coltivato” i nostri nonni da oltre 3 generazioni e che fin da bambini ci hanno trasmesso».
 
Raccontateci chi siete.
«Siamo due fratelli, Piergiorgio e Francesco, di 31 e 28 anni. Accomunati dalla stessa passione per l’agricoltura, ma sotto una diversa formazione accademica. Io, Francesco, laureato in giurisprudenza e mio fratello Piergiorgio in agraria».


 
Perché produrre olio?
«La nostra regione, come tutta l’Italia infondo, può vantare un patrimonio olivicolo unico al mondo da cui poter ottenere oli di altissima qualità. Qui, tra olivo e persone c’è un rapporto affettivo che difficilmente si riesce a vedere in altre coltivazioni.
Il fascino per questa pianta, la passione per l’olio e la zona dove sorge la nostra azienda, particolarmente vocata all’olivicoltura, ci hanno dato la spinta per specializzarci nella produzione di olio evo».
 
Dove è situata la vostra azienda?
«L’azienda è situata nella zona collinare di san Terenziano, nel comune di Gualdo Cattaneo in provincia di Perugia». 

Che prodotti fate? 
«Fin da subito abbiamo deciso di puntare su prodotti di alta qualità e certificati.
Ad eccezione della limitatissima linea “Opera Prima” di sole 100 bottiglie, la nostra filosofia è quella di lavorare oli certificati in D.O.P.
Infatti, la certificazione D.O.P. Umbria è il punto cardine del nostro Olio Extravergine DOP: garantisce al consumatore un prodotto controllato per mezzo di analisi chimiche ed organolettiche e proveniente da cultivar autoctone del nostro territorio.
Ad oggi abbiamo 3 linee di oli
–       Opera prima: un blend di moraiolo, frantoio e leccino ottenuto dalla prima raccolta e che si caratterizza per la freschezza e le noti piccanti grazie alle olive non ancora perfettamente mature
–       Musivum Classico D.O.P. Umbria Colli Martani: un blend dal sapore fresco ma allo stesso tempo intenso e deciso con piacevoli note di fruttato, amaro e piccante.
–       Musivum Moraiolo D.O.P. Umbria Colli Martani: il nostro monocultivar è caratterizzato da profumi decisi, con importanti note di amaro e piccante».
 
Quanto è difficile oggi fare olio di qualità?
«Ad oggi la tecnologia nella filiera olivicola ha raggiunto un importante livello apportando, un grande aiuto nella produzione di oli di qualità, tanto nella fase di produzione della materia prima, quanto in quella di trasformazione e conservazione.
Tuttavia, le avversità climatiche che si stanno riscontrando negli ultimi anni non lasciano più spazio all’improvvisazione e le conoscenze, insieme alla costante presenza in campo, sono fondamentali per ottenere un prodotto finale di qualità, che è il frutto di 12 mesi di attività.
Crediamo che per migliorarci dobbiamo ampliare i nostri orizzonti mettendoci in discussione ogni giorno, sia attraverso il continuo aggiornamento sia attraverso il confronto con altri produttori».
 
Cosa ne pensate di questa attuale campagna olivicola? 
«Possiamo dire che ci ha messi a dura prova lavorativamente parlando.
Le problematiche relative alla fase di allegagione prima, quelle relative alla mosca olearia poi, hanno richiesto continui monitoraggi e presenza in campo per preservare la qualità delle olive. Elemento essenziale per ottenere oli di qualità. Ad ogni modo, nonostante prevediamo una leggera diminuzione di produzione rispetto al 2022, l’olio ottenuto è di ottima qualità. E questo tanto grazie al lavoro svolto in campo, quanto anche ad una stagione soleggiata, ma non siccitosa, che ha permesso di ottenere oli bilanciati e nel fruttato e nell’amaro e piccante».

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