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Sanità, classifica a sorpresa / L’Umbria? La Regione in grado di garantire il futuro migliore ai suoi cittadini

Per il report di Meridiano sanità-the European House-Ambrosetti, l’Umbria è in cima alla classifica davanti all’Emilia Romagna. E la posizione è buona anche in fatto di «efficacia e efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria» e pure dello stato di «salute della popolazione»

M.BRUN.

PERUGIA – E adesso chi ci parla più con gli strateghi della sanità regionale?
Volete sapere quale è la regione che ha le migliori prospettive per l’assistenza ai suoi cittadini? L’Umbria. Sapete quale regione era la prima, nell’ultima rilevazione – molto accurata – realizzata dal Sole 24ore? L’Emilia Romagna, gigante a tutti gli effetti del Nord avanzato del Paese.
E allora: qui nella sanità si può fare molto meglio. Come in tutta Italia, e ci sono sacche di sofferenza dei servizi e problematiche per star dietro alla legittima richiesta dei cittadini.

Ma il problema non è Umbria, ma è di tutto il sistema, probabilmente giunto a un bivio, con la necessità di prossime modifiche, forse anche radicali
Qui si può fare di più e meglio nelle liste d’attesa (siamo a 46mila arretrati), come nel livello della qualità dell’offerta sanitaria (che poi si trasforma in desiderata mobilità attiva, cittadini di altre regioni che vengono a curarsi qui portando risorse dalle regioni di provenienza), ma è chiaro che anche la sanità umbra sta con le più valide proposte in Italia.
Il lavoro del Sole 24 ore è stati fatto sulla base della ricerca di Mediano Sanità del The European House-Ambrosetti.
Il dato che premia l’Umbria è quello che riguarda la capacità dei sistemi sanitari regionali di migliorare nel prossimo futuro i risultati di salute già raggiunti. E questo viene inteso come capacità di fronteggiare le sfide della prevenzione, della gestione dei pazienti sul territorio, e dell’accesso all’innovazione.
Ecco qui il risultato:
l’Umbria è la Regione che ha la più alta capacità di far fronte ai bisogno di salute
Nelle altre due classifiche specifiche, l’Umbria non è messa male ma è al centro nella “efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria”.
Posizione leggermente migliore, ma sempre a centro classifica, nello “stato di salute della popolazione”. E però la situazione è in miglioramento. Naturalmente, in questo ultimo parametro, in negativo incide l’età media della popolazione: l’Umbria, con Sardegna e Liguria, è la regione più longeva d’Italia.
Una curiosità: da questo studio risulta che, pure se leggermente in calo dopo il Covid, l’aspettativa media di vita si mantiene tra le migliori d’Europa: 82,5 anni di media, 80,2 per gli uomini, 84,8 per le donne.

Liste d’attesa, lentamente ma si prosegue verso quota 40mila arretrati (si era partiti da 80mila) – Al momento si è intorno alle 46mila prestazioni da fornire ai cittadini, ma il difficile viene adesso. E questo anche per via della più apprezzata delle decisioni della Regione, che è quella di fornire la prestazione nel posto vicino alla residenza di fragili e anziani

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