Carlo Acutis santo, la canonizzazione nel corso del Giubileo

L’annuncio di Papa Francesco

R.P.

ASSISI (Perugia) – La Chiesa e l’Umbria avranno un nuovo santo. Il beato Carlo Acutis  sarà canonizzato durante il Giubileo 2025. Ad annunciarlo è stato Papa Francesco nella mattinata di lunedì 1° luglio nel corso di un concistoro ordinario che si è svolto nel palazzo Apostolico della Santa Sede. La cerimonia di canonizzazione del patrono di internet, sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Assisi dal 2019, si svolgerà nel corso dell’Anno Santo con la data precisa che sarà ufficializzata prossimamente.

Così il vescovo di Assisi-Gualdo Tadino-Nocera Umbra ha commentato la decisione del pontefice: «Siamo felici che il Papa abbia annunciato, insieme con tanti altri Santi, la canonizzazione del Beato Carlo Acutis, i cui resti mortali sono conservati presso il Santuario della Spogliazione di Assisi. La data non è stata ancora determinata, ma siamo certi che il Santo Padre vorrà scegliere un’occasione significativa, immaginiamo nel prossimo anno giubilare, perché la testimonianza del nostro Carlo continui ad incidere sulle coscienze, specialmente dei giovani e degli adolescenti ma non solo, suscitando un grande amore per Gesù Eucaristia e un grande desiderio di santità sulle sue orme e quelle dei Santi a cui egli si è ispirato, in modo speciale Francesco d’Assisi».

LA VITA DI CARLO ACUTIS

Figlio primogenito di Andrea Acutis e Antonia Salzano, Carlo nacque a Londra, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro del padre, il 3 maggio 1991. Trascorse l’infanzia a Milano, circondato dall’affetto dei suoi cari e imparando da subito ad amare il Signore, tanto da essere ammesso alla prima comunione ad appena sette anni. Frequentatore assiduo della parrocchia di Santa Maria Segreta a Milano, allievo delle Suore Marcelline alle elementari e alle medie, poi dei padri Gesuiti al liceo, s’impegnò a vivere l’amicizia con Gesù e l’amore filiale alla Vergine Maria, ma fu anche attento ai problemi delle persone che gli stavano accanto, anche usando da esperto, seppur autodidatta, le nuove tecnologie. Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006, nell’ospedale San Gerardo di Monza, a 15 anni compiuti. Fu beatificato il 10 ottobre 2020, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, sotto il pontificato di papa Francesco. Lo stesso Pontefice, il 23 maggio di quest’anno, ha autorizzato la promulgazione del decreto relativo al secondo miracolo preso in esame per la canonizzazione. I resti mortali di Carlo riposano dal 6 aprile 2019 ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione, mentre la sua memoria liturgica ricorre il 12 ottobre, giorno della sua nascita al Cielo.

IL MIRACOLO CHE HA PORTATO ALLA CANONIZZAZIONE

Una giovane del Costa Rica, studentessa a Firenze, che cade dalla bicicletta e va in coma irreversibile. E’ Valeria la destinataria del miracolo riconosciuto grazie all’intercessione del Beato Carlo Acutis. Tutto accadde il 2 luglio del 2022 quando la ragazza ha un incidente nel centro storico di Firenze, cade e viene trasferita all’ospedale di Careggi dove le diagnosticano un trauma cranico molto grave, per il quale viene effettuato un intervento di craniotomia, asportazione dell’osso occipitale destro per diminuire la pressione. Le speranze di vita sono azzerate. La mamma Liliana, sei giorni dopo, viene in Assisi, per raccomandare la figlia al Beato Carlo e passa tutta la giornata inginocchiata davanti alla sua tomba. In serata riceve una telefonata dall’ospedale che la informa del miglioramento improvviso e inspiegabile della figlia: Valeria ha ripreso a respirare spontaneamente, il giorno dopo riprende a muoversi e parzialmente a parlare. Di lì a poco la Tac evidenzia la scomparsa dell’emorragia e, nonostante la terapia riabilitativa prevista, Valeria si riprende in poco tempo. A settembre, insieme alla mamma, vengono ad Assisi per pregare sulla tomba di Carlo e ringraziare per il miracolo ricevuto.

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