A.P.
TERNI – Canoe, pattini, pedalò, kayak, barche a vela, battelli, canadair, squadre di canottaggio e bagnanti. Tutti in acqua e tutti insieme. Ma adesso c’è chi dirige il traffico. La polizia municipale torna a controllare che gli ormeggi siano regolari, i motori delle imbarcazioni non superino la potenza massima consentita, i natanti a pedali rispettino le precedenze, che in un campo di allenamento sono degli atleti.
L’annuncio arriva dalla pagina Facebook dell’assessore Giovanna Scarcia: «Sul lago di Piediluco è stato attivato il servizio di vigilanza lacustre da parte della nostra Polizia Locale e ha lo scopo di garantire la sicurezza della navigazione andando a prevenire e, se necessario, reprimere, tutte quelle condotte scorrette poste in essere dai fruitori del lago, sia con imbarcazioni a motore, vela o remi, sia a nuoto». In due, in divisa sul catamarano che era già nella disponibilità dell’ente, perché il servizio di sorveglianza lacustre esisteva da tempo. «C’è sempre stato nei periodi di maggiore afflusso di turisti» – conferma Elia Bonanni, ristoratore figlio di ristoratori. « E funziona, hai voglia se funziona» – sottolinea. «Ogni località turistica ha il suo, su terra e su mare. Quindi non vedo perché dovrebbe mancare proprio a Piediluco. D’altro canto, sapere che c’è chi controlla, e quindi anche chi sanziona, educa al rispetto delle regole. E dovrebbero esserne contenti residenti, villeggianti e turisti». «Ma sono contenti tutti e lo sarebbero ancora di più se la vigilanza lacustre fosse attiva da giugno e non da agosto», ripete Francesco Fioretti, presidente della Pro Loco di Piediluco. Che lamenta, invece, l’assenza dei vigili su terra. «Se solo ci fossero più passaggi di pattuglie – dice Fioretti – la gente smetterebbe di andare contromano e di lasciare la macchina davanti ai passi carrabili».
È servito a paco introdurre il senso unico di marcia (da aprile a settembre) e la Ztl nei giorni festivi e prefestivi. «Se non c’è chi sanziona, le abitudini non si scardinano», dice Fioretti.


