TERNI – Un testo straordinariamente attuale che ruota attorno al significato della parola. La stagione 25/26 del Teatro Secci di Terni prosegue lunedì 17 e martedì 18 novembre alle 20.45, con lo spettacolo Il Golem di Juan Mayorga, tra i drammaturghi contemporanei più rappresentativi della scena teatrale spagnola per la regia di Jacopo Gassmann, con gli attori Elena Bucci, Monica Piseddu e Francesco Sferrazza Papa; una coproduzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Sardegna Teatro e Teatro Stabile dell’Umbria.
Partendo dalla leggenda ebraica del Golem, Mayorga costruisce una storia che ci interroga sul nostro tempo, segnato da incertezze e trasformazioni. «Il testo racconta la storia di una donna che, per tentare di salvare suo marito da una malattia incurabile, si affida a un’organizzazione segreta che promette di curare l’uomo, a patto che la donna impari tre nuove parole al giorno – spiega il regista – Lentamente, come in una perturbante variazione sul tema della metamorfosi kafkiana, capiremo che la donna sta accogliendo dentro di sé l’identità e la parola di un leader rivoluzionario del passato. La parola, appunto, intorno a cui tutto ruota, a partire dal mistero profondo di questo testo. La parola che al contempo può rigenerarci o segnare traumaticamente i nostri destini. La parola che crea e distrugge. La sensazione è che nel Golem Mayorga abbia condensato tutto il sentimento (e lo smarrimento) del nostro tempo, chiamando a raccolta molti dei suoi autori di riferimento: da Borges a Kafka, passando attraverso Primo Levi e Gershom Scholem fino ad arrivare alla filosofia del linguaggio di Walter Benjamin e alla sua teoria della traduzione, l’autore getta il suo scandaglio negli abissi di questa epoca oscura, raccontandoci di un mondo che sta lentamente sfarinando mentre, come diceva Flaiano, “qualcosa si va lacerando nel tessuto divino dell’umano».


