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Bonus 110%, i geometri cercano risposte con il sindaco Romizi

Sarà istituito un tavolo tecnico che monitori le criticità dell’iter burocratico

PERUGIA – Le criticità per poter usufruire del Superbonus 110% sono numerose, gravi e già denunciate più volte da tutti i soggetti coinvolti. Per evitare, quindi, che da grande opportunità per il rilancio dell’economia e la riqualificazione del patrimonio immobiliare questa agevolazione possa trasformarsi in un “buco nell’acqua”, il presidente del Collegio dei geometri della provincia di Perugia Enzo Tonzani e il presidente della Libera associazione dei geometri di Perugia, Corciano e Torgiano, Stefano Antonini hanno incontrato, mercoledì 7 luglio, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. Obiettivo: cercare di individuare rapidamente delle soluzioni e dare così risposte ai cittadini che su questo ambito, come è stato fatto notare dai professionisti, «ogni giorno chiamano per lamentarsi dei notevoli ritardi e della complicata burocrazia».

Alla riunione, in cui i geometri hanno espresso anche il punto di vista della Rete delle professioni tecniche, sono poi intervenute l’assessore comunale all’edilizia privata Margherita Scoccia e la nuova dirigente del settore Francesca Vincenti. Il confronto si è concluso con la decisione di istituire un tavolo tecnico di monitoraggio che possa trovare rimedio alle problematiche individuate.

«Le difficoltà che incontriamo con la Pubblica amministrazione – hanno spiegato al sindaco Tonzani e Antonini – sono relative, innanzitutto, agli infiniti tempi di attesa necessari per ottenere i documenti. Un problema che riguarda tutti i Comuni umbri, dovuto essenzialmente alla mancata digitalizzazione degli archivi, acuito ora dal fatto che molti tecnici comunali stanno tuttora lavorando a distanza e quindi non sono presenti negli uffici dove è custodita la documentazione cartacea. Ciò ci impedisce anche di confrontarci vis a vis con essi sull’interpretazione delle norme regionali che, come abbiamo ripetutamente fatto notare alle istituzioni, è spesso diversa da Comune a Comune o addirittura da ufficio a ufficio».

«La situazione è drammaticamente seria – hanno commentato infine Tonzani e Antonini –. A causa di tutto ciò ci troviamo impossibilitati a svolgere il nostro lavoro e, allo stesso tempo, siamo sommersi dalle proteste dei clienti che temono di vedersi sfuggire questa opportunità. È assolutamente necessario prorogare la data di scadenza del Superbonus (fissata attualmente al 31 dicembre 2022) anche perché questi con la Pa sono solo una parte dei problemi. Di fronte a una mole di lavoro potenzialmente enorme, sono infatti troppo poche le imprese edili oggi attive e numericamente scarsa la manodopera specializzata. Riscontriamo poi un continuo aumento dei prezzi dei materiali e, soprattutto, la difficoltà di reperirli in tempi utili. Questa è la situazione. Siamo perciò costretti a sollecitare ancora una volta e ancora con più forza le istituzioni locali, regionali e nazionali affinché intervengano con decisione e facciano in modo che il Superbonus 110% non venga sprecato, ma raggiunga finalmente gli obiettivi per cui è stato istituito».

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