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Più rotte e più marketing, subito la Germania nel 2022. Cambio di passo anche per l’aeroporto

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Una delibera della Regione torna in pressing su Sase (e chiede a Sviluppumbria di vigilare). Diversificare anche gli operatori. È il momento di crescere ancora, vietato restare con le mani in mano

di Marco Brunacci

PERUGIA – L’aeroporto San Francesco sta funzionando, la direzione è quella giusta ma nessuno pensi di fermarsi qui.

Il messaggio che arriva da una nuova delibera della Regione invita Sase a fare di più.
Cosa? Intanto: cercare di realizzare già per la stagione invernale 2022 dei collegamenti con la Germania. Conta ovviamente la sostenibilità economica, ma più ancora la determinazione a incrementare il flusso di passeggeri.
La Regione insiste con la Sase perché ci siano fin da subito le iniziative di sviluppo. Vietato restare con le mani in mano a godersi qualche successo di tappa. Qui bisogna vincere un Giro che non ammette distrazioni.
Per ottenere l’obiettivo si chiede di aggiungere ulteriori quote di attività commerciale e questo sempre a partire dal 2022.
Nella delibera si insiste perché Sase continui a diversificare gli operatori per aumentare il traffico e amplificare l’interesse intorno allo scalo umbro.
Va da sé che resta centrale – la Regione torna a sottolinearlo – il lavoro sul marketing dell’aeroporto perché il traffico e il numero dei passeggeri giustifichino l’ingente impegno economico che la Regione ha accettato di sopportare perché sicura del ritorno in “incoming”, turismo in arrivo.
La delibera fa riferimento anche alla necessità di avere sempre un occhio vigile all’equilibrio di bilancio.
Ora la palla passa a Sase, mentre restano una decina di righe per dire a Sviluppumbria quanto debba vigilare, anche se ha il mandato di votare a favore delle iniziative finora prese.
L’aeroporto San Francesca resta centrale per ogni sviluppo dell’Umbria, ma anche qui serve – pare di capire – un cambio ulteriore di passo. Diciamo da marcia spedita a corsa, almeno leggera.
A metà legislatura il check di verifica vale per tutti i settori.

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