di Marco Brunacci
PERUGIA – Il test elettorale in Umbria era limitato ma qualcosa di rilevante lo ha detto e molto chiaramente:
- gli ipotetici sondaggi sulle difficoltà altrettanto ipotetiche della maggioranza di centrodestra e in particolare della presidente Tesei saranno anche utili per la propaganda dell’opposizione ma niente aggiungono e niente tolgono alla realtà dei fatti: se il centrodestra in Umbria si presenta con gente credibile (Ruggiano e Toniaccini), con uno schieramento non fatto di prime donne e starnazzanti oche del Campidoglio (Città di Castello docet), è ancora in grado di vincere in Umbria e anche bene. IL clima politico rispetto alle ultime regionale non è cambiato.
- va da sè – visto il punto 1 – che il centrosinistra deve contare sugli errori di candidatura del centro destra (a Narni) e sulle tradizioni delle roccaforti (ancora Narni) per tener testa all’avversario. A Todi e a Deruta siamo fermi alla debacle della voto in Regione e anche peggio. Attenzione leader del centrosinistra. Per tornare ai tempi del gigante rosso ci vorrà tempo e tanto lavoro. Altro che sondaggi veri o presunti
- il centrosinistra, se ragionasse razionalmente, potrebbe chiudere serenamente la parentesi del campo largo, visto che nella parte seminata dai Cinquestelle non nasce più alcunché. Il dato di Todi è devastante: non arrivano al 2%. Il dato di Narni non è migliore: nel posto dove il Pd, con annessa lista civica del suo candidato sindaco, è ai livelli degli anni migliori, quindi vede il 40%, lorsignori si presentano con il 7 e spiccioli.
- il centrodestra che sbaglia i candidati (a Narni) che si intestardisce a dividersi le piazze non secondo le qualità e il merito, ma secondo un ipotetico manuale Cencelli di coalizione, si espone a memorabili brutte figure. Se punta sui Ruggiano e i Toniaccini, indipendentemente dalla tessera che hanno in tasca, stravince. Stravince ancora, nell’Umbria rossa. Qualcuno riuscirà a spiegarlo mai ai segretari regionali dei partiti del centrodestra?
- ancora per il centrodestra: la Lega ha un problema di rapporti con la gente, pensioni i tribuni del popolo, nasconda nei sottoscala i populisti un tanto al chilo, e metta in vetrina gli uomini di governo, capaci di fare scelte e di affrontare la realtà per quella che è. O in Umbria avrà un bruttissimo risveglio (come a Todi). Magari anche a favore di Forza Italia (finita primo partito a Todi col 22%, che ancora Romizi, in qualità di coordinatore umbro, non ci crede). Da dove ricominciare? Dall’unica risorsa che hanno in loco, la presidente Tesei, sempre che lei riesca in questi mesi a sciogliere il nodo sanità.
- nel centrodestra tengano in grande considerazione per il futuro, come una risorsa di gran valore, Ruggiano e Toniaccini, amministratori efficaci. E il centrosinistra faccia un monumento a De Rebotti che ha illuminato col suo lavoro la strada di Lucarelli. I partiti di tutti gli schieramenti tornino a selezionare amministratori di valore. E lascino gli slogan per qualche siparietto televisivo. Tutti dovranno stringere le gomene per affrontare le prossime tempeste.
Ps. complimenti ai tre sindaci eletti, ma mettetevi subito al lavoro.