di Marco Brunacci
PERUGIA – A2A è un gigante industriale lombardo, quotato in Borsa anche se nasce con capitale pubblico e Comune di Milano e Comune di Brescia mantengono le partecipazioni più rilevanti. Opera nel ricco mercato dell’energia. Fattura poco meno di 12 miliardi (dati del 2021) ed è sbarcata in Umbria come socio della Tagina, la grande fabbrica della ceramica di qualità, che ha tanto sofferto nell’ultimo periodo e che ora ha trovato una sua strada.
A2A, anche in veste di socia della Umbria Tagina, ha incontrato nei giorni scorsi l’assessore regionale e vicepresidente Roberto Morroni. Motivo dell’incontro? Non ci sono comunicazioni di sorta, ma indiscrezioni sostengono che in quella sede sia stata anticipata all’assessore una richiesta speciale: A2A intenderebbe chiedere – secondo le stesse indiscrezioni – l’autorizzazione per un termovalorizzatore solo per rifiuti speciali, che dovrebbe avere come bacino l’intero Centro Italia.
Dove? La Tagina ha sede a Gualdo, ma A2A avrebbe espresso il proposito di collocare il termovalorizzatore nella fascia appenninica umbra. Questo impianto, oltre ad essere di ultima generazione e della migliore tecnologia, dovrebbe produrre energia per la ceramica.
La Regione Umbria sta varando un piano rifiuti che prevede di concludere il ciclo di raccolta e smaltimento con un termovalorizzatore. Ora si tratta di vedere se le due ipotesi in qualche modo si incroceranno o resteranno ognuna per sé.