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Ferentillo, a scuola solo prodotti del territorio

Il progetto dell’amministrazione comunale guidata da Elisabetta Cascelli, intercetta i fondi del Pnrr e della Fondazione Carit. Nasce così, la mensa che orienta i bambini verso uno stile di vita salutare

FERENTILLO (Terni) – Parte da Ferentillo la rivoluzione delle mense scolastiche. Da un Comune della Valnerina di poco più di mille anime, che ottiene l’ok del Ministero dell’Istruzione per il progetto di riqualificazione dei locali della scuola in cui i bambini scoprono il valore di una corretta educazione alimentare. «La scuola esercita la sua funzione educativa anche attraverso la ristorazione – spiega il sindaco Elisabetta Cascelli – che non è più solo mero sostentamento alimentare, ma favorisce l’accrescimento culturale, stimola alla socializzazione e all’uguaglianza tra alunni che magari provengono da abitudini diverse». Così, il sindaco di Ferentillo annuncia l’arrivo dei fondi del Pnrr a sostegno del progetto di «riqualificazione architettonica e funzionale dei locali adibiti a mensa, con adeguamento impiantistico dell’edificio pubblico in cui insistono l’istituto comprensivo Fanciulli, la primaria Miselli, la secondaria di primo grado Garibaldi».

Quel progetto di ammodernamento di una struttura già esistente, elaborato dall’ufficio tecnico del Comune di Ferentillo (responsabile unico del procedimento, l’architetto Patrizia Braghiroli), che ottiene lo stanziamento di 294mila euro del Pnrr e 20mila della Fondazione Carit, vuole orientare il comportamento alimentare del bambino verso uno stile di vita salutare e consapevole, e quindi l’intera comunità. Senza togliere spazio alle altre attività scolastiche, finirà per mettere in piedi un vero e proprio ristorante (con cucina, dispensa, sala da pranzo, luce naturale e diffusa), completamente a servizio della popolazione scolastica. L’idea di ridisegnare gli spazzi dell’edificio che sta in via della Vittoria 61, nasce da una mutata situazione socio-economica dei nuclei familiari e dei tempi del lavoro moderno, che portano sempre più genitori a richiedere un servizio scolastico che contempli l’offerta del tempo pieno. «Con la realizzazione della nuova mensa scolastica – dichiara Elisabetta Cascelli – garantiremo un servizio di qualità che punta a rivalutare la dieta mediterranea e l’importanza che essa assume per il nostro stato di salute». La rivoluzione di Ferentillo riguarderà tutte le realtà del territorio. Persino le imprese agricole. Perché nel “ristorante” della scuola del Comune della Valnerina, si consumeranno solo prodotti a chilometro zero. «Soprattutto dopo la pandemia, le persone rincorrono uno stile di vita sano e prediligono alimenti genuini. Ecco, la nuova mensa si inserisce perfettamente nel filone di interventi che mirano a restituire alla comunità un paese con una sempre migliore qualità di vita».

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