in

Dal Pnrr oltre mezzo milione di euro al Volta di Perugia

Dall’implementazione dei laboratori alla realizzazione del museo della scienza, ecco i progetti in cantiere per l’Itts che ha organizzato un corso formativo per docenti e personale

PERUGIA – In arrivo dal Pnrr oltre mezzo milione di euro per il Volta di Perugia. Di questo si è parlato lunedì 24 ottobre a Perugia, nel corso dell’incontro formativo “Dialogando sulla scuola – Come sopravvivere al Pnrr” organizzato dall’Istituto tecnico tecnologico statale (Itts) Alessandro Volta di Perugia davanti a oltre 200 partecipanti, tra docenti e personale dell’istituto perugino

«Il Volta ha una storia di forte innovazione tecnologica – ha spiegato Cruciani –. Questi fondi serviranno per implementare i nostri laboratori di meccanica, elettronica, elettrotecnica, informatica e grafica, oltre che per far rivivere il nostro planetario Danti dove realizzare un Museo della scienza, a disposizione dell’intera città e degli studenti di altre realtà scolastiche che qui potranno fare esperienza di fisica, astronomia e matematica. Nello specifico avremo a disposizione tre tipologie di fondi: oltre 300 mila euro dall’Azione 1 ‘Next Generation Classrooms’ del Piano ‘Scuola 4.0’ Next generation EU; oltre 160 mila euro dall’Azione 2 ‘Next Generation Labs’ del Piano ‘Scuola 4.0’ Next generation EU; infine, poco meno di 230 mila euro in base al decreto ministeriale 170 del 254 giugno 2022, relativo all’intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nel primo e secondo ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica nell’ambito della Missione 4, componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza».

«Ci saranno a disposizione oltre 30 miliardi dal Pnrr per cambiare il sistema scolastico dalle sue fondamenta – ha detto Boarelli –. Il filo conduttore di tutte le riforme e gli investimenti sarà di ridurre i divari territoriali e socioeconomici e di contrastare la dispersione scolastica e le disuguaglianze. Ad oggi le azioni sono partite ma i fondi non sono stati erogati perché il contingente economico è ancora in evoluzione».

Sabrina Carreras ha poi aggiunto la sua testimonianza, di come ci sono due modi di parlare della scuola pubblica. Uno è raccontare ciò che non funziona: gli edifici fatiscenti, gli insegnanti sottopagati, la dispersione scolastica; l’altro è quello che lei ha scelto e portato avanti nel suo libro, dove racconta di un mondo fatto di insegnanti, presidi, amministratori, architetti e pedagogisti, che ogni giorno costruiscono la scuola: c’è chi combatte contro la mafia e l’indifferenza per costruire un asilo alla periferia di Palermo, chi progetta scuole più sicure e sostenibili, chi sfida le regole per togliere i ragazzini dalla strada, chi in aula smonta quegli stereotipi che fanno credere che la matematica non sia cosa da femmine e l’insegnamento alla materna mestiere per maschi. La sfida adesso, secondo Carreras, sarà spendere bene i fondi che arriveranno e mettere in atto una rivoluzione culturale che ponga la scuola al primo posto nel dibattito pubblico.

Confindustria Umbria: Francesca Orsini Federici confermata a capo della sezione Media Valle del Tevere