di Arianna Sorrentino
PERUGIA – Nei progetti c’è una scuola di specializzazione per medici legali: questa è la prospettiva futura dopo l’accordo firmato tra Università degli studi e procura della Repubblica di Perugia nella mattina di martedì 8 novembre.
Una convenzione importante per l’erogazione del servizio di pronta reperibilità del personale medico per i casi di morte correlata a possibili fatti di reato, o comunque, implicanti l’urgenza di accertamenti medico legali, che è stata firmata a palazzo Murena dal magnifico rettore dell’Unipg Maurizio Oliviero, dal procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone e dal direttore del dipartimento di Medicina e chirurgia dell’ateneo Vincenzo Nicola Talesa. Intervenuti alla cerimonia anche il direttore della sezione di Medicina legale Mauro Bacci e il procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini. In virtù del protocollo sottoscritto, un calendario predisposto dal direttore Bacci, trasmesso periodicamente alla procura della repubblica e agli organi di polizia giudiziaria di riferimento, indicherà l’elenco dei medici giornalmente disponibili per l’immediato intervento in loco e contestualmente, l’uso della casistica e degli esiti dell’attività per finalità di ricerca scientifica da parte dei ricercatori della sezione di Medicina legale.
«Questo accordo è prodromico di una scuola di specializzazione – ha detto il procuratore Cantone – L’idea è quella di rilanciare il mondo della medicina legale, una disciplina affascinante che necessita delle giuste condizioni. Sul piano concreto verranno individuati una serie di soggetti che possano essere chiamati dai magistrati non soltanto della procura di Perugia, ma anche di Terni e di Spoleto, assicurando la presenza. Ci sono, infatti, tutta una serie di attività che vanno svolte in urgenza e che richiedono la presenza del medico legale. Per noi sono collaboratori indispensabili e l’averli messi a disposizione da parte dell’Università ci faciliterà il lavoro quotidiano». Quindi si guarda già al futuro. «C’è un altro principio importante oltre la scuola – ha sottolineato il rettore Oliviero – ed è il principio di collaborazione tra due istituzioni vitali all’interno della nostra regione e non solo. Quella odierna, inoltre, è l’occasione per sottolineare che esistono alcune professionalità di cui non solo l’Umbria ma, a livello nazionale, noi tutti abbiamo bisogno. La figura del medico legale è una figura centrale per una serie di dinamiche, di attività, di cui può beneficiare l’intera società. La convenzione sottoscritta oggi diventa anche l’occasione perché il nostro, che è un ateneo che ha un livello di esperienza di maturazione storica su questi aspetti, possa presentare una propria candidatura per attivare una Scuola di specializzazione dove si formeranno ragazze e ragazzi che metteremo a disposizione del Paese intero».
Un’iniziativa quindi meritoria e decisamente utile, sia per la procura che per l’università, e adesso si dovrà procedere a un convenzionamento con il servizio sanitario regionale.
«Come dipartimento di Medicina e chirurgia, non possiamo far altro che raccogliere questo invito che ci viene sia dall’Ateneo sia dalle nostre istituzioni territoriali, alfine di promuovere questa Scuola di Specializzazione in modo tale che il Dipartimento sia sempre a disposizione delle esigenze della società civile – ha concluso il direttore Talesa -. Nei prossimi anni avremo dunque l’obiettivo, tra gli altri, di attivare la Scuola di specializzazione in Medicina Legale che consentirà di soddisfare le richieste provenienti dal territorio e dalle istituzioni che vi operano».






