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“No bavaglio alla stampa, la città deve sapere”. Manifestazione dei giornalisti a Terni davanti alla Procura

L’iniziativa per ribadire la richiesta di rivedere la normativa europea in materia di presunzione d’innocenza e garantire il diritto di cronaca e quello di essere informati

R.T.

TERNI – Il diritto di cronaca non può essere imbavagliato. L’opinione pubblica ha il diritto di sapere come vengono contrastati reati che provocano particolare allarme sociale. Una nutrita delegazione dei giornalisti ternani martedì mattina ha dato vita a un sit-in di protesta davanti a Palazzo Gazzoli sede, tra l’altro, della Procura.

Il sit-in nasce dalla volontà di sottolineare che la applicazione severa della normativa sulla presunzione di innocenza non si concilia con il diritto di cronaca. Sono mesi che notizie non vengono divulgate in quanto oggetto di indagini. Una situazione che si registra anche il altre procure di Italia, come a Roma dove questa mattina è stata tenuta una analoga manifestazione. I giornalisti ternani hanno chiesto di parlare con il procuratore Liquori che però non era in sede.

La protesta di martedì, per certi versi clamorosa, arriva dopo tentativi non fruttuosi di dialogo tra le associazioni di categoria dei giornalisti e la procura ternana. Le direttive arrivate nei mesi scorsi dalla procura hanno reso difficoltosi anche i rapporti tra gli operatori dell’informazione e vari corpi di polizia giudiziaria. E così i giornalisti ternani hanno voluto far sentire la loro voce

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