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Situazione Ilserv in Ast: «Lo stato di agitazione rimane ma aspettiamo risposte»

Sindacati in pressing su salario, organizzazione del lavoro e sicurezza

M.F.

TERNI – Congelato, non cancellato, lo stato di agitazione ma i sindacati si aspettano risposte da Ast sulla questione Ilserv, in special modo sui temi riguardanti salari, organizzazione del lavoro e sicurezza. Questo i punti toccati nella conferenza stampa di stamattina, svolta nella sede della Cgil a Terni, dai rappresentanti delle sigle sindacali (Stefano Garzuglia, della segreteria Fiom Terni, Claudio Bartolini della Cisl e Giovacchino Olimpieri della Fismic). La Ilserv, una delle partecipate più grandi all’interno di Ast, al momento ha 150 dipendenti che lavorano nel sito siderurgico, ma tra dimissioni volontarie e pensionamenti c’è un problema di organizzazione, come sottolineato dai sindacati durante la conferenza: «Abbiamo aperto lo stato di agitazione – spiega Garzuglia – per le mancate risposte dell’azienda, anche se per adesso congeliamo le iniziative di mobilitazione perché è arrivata stamattina una convocazione per lunedì prossimo da parte di Ast per trattare i diversi temi in ballo».

Tra le criticità presente anche quella dell’organizzazione del lavoro: «Tra pensionamenti – afferma Bartolini – e dimissioni volontarie (circa una decina di operai) ci sono squilibri importanti all’interno del dei reparti, che portano a straordinari eccessivi dopo due anni di pandemia dove i lavoratori si sono sacrificati». I sindacati, infine, hanno chiesto «un minimo sostegno economico ai suoi lavoratori in una fase così complessa, legate anche all’incertezza sul futuro degli appalti in Ast. Non chiediamo la luna, ma un piccolo sforzo pensiamo sia possibile e necessario».

Latini Salvati

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