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L’aeroporto decolla, ma la Provincia di Perugia resta a terra: sì all’uscita da Sase

Barbarito (Fdi): «Scelta politicamente miope»

PERUGIA – «Mentre l’aeroporto di Perugia-Assisi cresce con percentuali a doppia cifra, la Provincia esce dalla compagine sociale dismettendo tutte le quote in suo possesso.

La scelta operata dall’amministrazione Bacchetta nel 2021, volta a non partecipare alla ricapitalizzazione della Sase, pur nel modesto 0,54% detenuto dalla Provincia di Perugia, si è rivelata politicamente miope in quanto ora esclude l’ente di piazza Italia da quell’importante piano di rilancio gestionale operato in primo luogo dell’amministrazione regionale, che si sta rivelando fondamentale per l’indotto del territorio perugino e assisano e per il settore turistico di tutta la regione. In ossequio a meri calcoli ragionieristici, frutto del tracollo dei passeggeri nel 2020, anno del Covid, ora la Provincia a guida centrosinistra non può essere protagonista di questa rinascita dello scalo umbro, che ha ora finalmente un ruolo e un senso nell’economia e nella strategia politica e gestionale del territorio, dopo anni di gestione caratterizzata solo da bilanci in rosso e un poche migliaia di passeggeri».
È quanto dichiara Jacopo Barbarito, capogruppo di Fratelli d’Italia in Provincia di Perugia, all’indomani della seduta consiliare che ha approvato con i voti della maggioranza la razionalizzazione delle partecipazioni dell’ente, confermando l’uscita dalla Sase Spa.

Nel frattempo, è arrivata la replica della presidente Proietti.

La Provincia di Perugia esce, il Comune di Assisi non paga. Ma perché la Proietti ce l’ha tanto con l’aeroporto dell’Umbria?

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