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L’esplosiva situazione finanziaria delle sanità regionali arriva in Senato. «Rischiano tutte il dissesto, ma il Governo se ne occuperà»

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | L’intervento del senatore umbro Zaffini e un barlume di speranza. Servono più di 5 miliardi e mezzo per tutti (almeno 200 milioni per l’Umbria). La possibile ciambella di salvataggio dello spalma-debiti

di Marco Brunacci

PERUGIA – È stato accantonato dal Governo nazionale il grosso guaio dei bilanci della sanità delle Regioni. Le regioni per parte loro si sono limitate a incassare i pochi soldi per pagare le super bollette (20 milioni per l’Umbria, su un disavanzo complessivo che supera i 200 milioni).

Le Regioni – come anticipato da Umbria7 qualche giorno fa – stanno studiando anche una via di uscita attraverso lo strumento dello spalma-debito. Misura già utilizzata nel 2011 e che permetterebbe alle Regioni di compensare lo sbilancio in 30 anni.
Anche questa misura ha un costo e va finanziata. Qui si sta ragionando.
La questione così com’è, quindi esplosiva, è arrivata però in Senato.
Va lodata la chiarezza del senatore umbro Franco Zaffini che, in sede di dibattito sulla mancata del Governo, ha detto la posta in palio: «Tutte le Regioni, tranne quello che già lo sono, rischiano il dissesto finanziario a fine anno, ma il motivo è dovuto a due fattori: l’incremento delle bollette, pensate con quali conseguenze su un ospedale di mille posti letto, e la spesa Covid non rimborsata da chi doveva occuparsene e cioè il Governo di 65 giorni fa e non questo Governo». Ma ha subito aggiunto, facendo balenare qualche speranza tra presidenti du Regione (Umbria in primis) e relativi assessori alla sanità: «Ma questo Governo comunque se ne occuperà».
A inizio anno nuovo si vedrà come. Tenendo presente che per l’Umbria servono 200 milioni almeno, ma per tutti non basteranno 5 miliardi e mezzo.

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