Di Redazione
TERNI – I candidati a sindaco, ad appena quattro mesi dalle amministrative ancora non ci sono, ma abbondano i grandi ritorni. A destra e a sinistra non si sono ancora messi d’accordo su chi presentare agli elettori. I volti nuovi sembrano introvabili, in compenso tanti, ma proprio tanti ritorni.
Barbara Saltamartini, che aveva lasciato Terni ripudiata da un pezzo della Lega, eccola apparire in via Fratini nei panni davvero inediti di barista.
Un impegno che, assicurano i bene informati, potrebbe anche durare molto poco: per lei si vocifera di un posto in giunta nella prossima amministrazione del centrodestra ternano.
Ma i grandi ritorni sono trasversali. Non più tardi di sabato 28 gennaio, la Sinistra italiana, i Verdi e i Civici, si sono presentati ad un incontro con il Pd portando in delegazione Maurizio Benvenuti. Sì, proprio lui, il delfino del Pci degli anni Novanta, prematuramente archiviato dagli sviluppi della Tangentopoli del ’93.
Benvenuti è solo l’ultimo delle riapparizioni sulla scena politica. Paolo Raffaelli, l’ex sindaco della Terni della fine degli anni Novanta, da mesi tira le fila a via Mazzini, sede storica del Pd.
Non più tardi di qualche giorno fa è stato avvistato a Perugia nelle vesti di pontiere per tentare di mettere d’accorso Pd, Sinistra civica, l’area dell’ex Margherita.
Un Raffaelli in versione “umile tessitore”, lui abituato a rappresentare (in passato) un partito che a Terni raccoglieva il 40 per cento e che ora, invece, ha molte difficoltà a superare il 20 per cento. Avvistamenti anche per Leo Venturi, presidente storico della circoscrizione di Borgo Rivo che ora sarebbe pronto a tornare in prima linea. E tra i presidenti di circoscrizione del tempo che fu, non manca l’attivismo di Stefano Bolletta, una delle colonne del movimento civico capitanato da Marco Sciarrini. Il trionfo dei ritorni è stato comunque l’appuntamento per le primarie con la candidata Elly Schlein.
La lista dei “riapparsi” è impressionante: il già sindaco Leopoldo Di Girolamo; il già assessore regionale Roberto Piermatti; l’ex vice sindaco Francesca Malafoglia; l’ex senatore Gianluca Rossi; l’ex vice ministro Marina Sereni; l’ex sindaco di Amelia Fabrizio Bellini. E via scendendo.
Anche a destra il passato è tornato ad essere attualità: non è un segreto che a guidare la delegazione di Fratelli d’Italia nelle trattative per le amministrative sia Alfredo De Sio, immarcescibile consigliere regionale di opposizione di Alleanza Nazionale. L’unica a salvarsi dai ritorni è Forza Italia. D’altronde il suo gruppo dirigente da vent’anni non ha subito alcuno scossone. A Palazzo Spada l’attuale presidente del consiglio Francesco Maria Ferranti fa ormai parte degli arredi, essendo la sua attività politica iniziata allora e tutta trascorsa sotto gli affreschi fiamminghi di Karel van Mander. Altro cognome eterno è Fatale, una volta era il mitico Giampaolo oggi è il più ordinario Stefano.