in ,

Terni, terremoto in casa Unicusano: sequestri e avvisi di garanzia

Inchiesta della procura di Roma e della guardia di finanza sulla situazione tributaria del gruppo di Stefano Bandecchi. Sequestrati i conti correnti: tra quelli congelati ci sarebbero anche quelli della Ternana

ROMA – Terremoto in Unicusano: il gruppo è oggetto di una inchiesta della procura di Roma che ha coordinato le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza.

Sequestri per decine di milioni di euro, di auto di lusso (come Ferrari e Rolls Royce), di immobili. E comunicazioni indagini in corso ai vertici del gruppo di Bandecchi. La magistratura contesta che l’Università Cusano, pur essendo iscritta alla Camera di commercio come «ente pubblico non economico e senza scopo di lucro» in realtà esercitava «prevalentemente attività commerciale». In sostanza, dalle prime notizie, emergerebbe un pagamento di tasse non all’altezza della reale attività svolta. Il denaro non speso per le tasse sarebbe stato impiegato in mezzi e attività di lusso. Come utilizzo di un elicottero e numerosi viaggi all’estero. La clamorosa inchiesta rischia di minare gli intenti politici del presidente rossoverde che appena poche settimane fa aveva annunciato la sua candidatura a sindaco di Terni. Tra i provvedimenti della magistratura il sequestro dei conti correnti. Una misura destinata a pesare non poco, anche nell’immediato, sulla attività del gruppo. Tra i conti congelati dalla magistratura, secondo quanto si apprende, anche quelli utilizzati dalla Ternana Calcio.
Un vero terremoto a Terni, ma con l’invio degli avvisi di garanzia, adesso, gli indagati avranno modo di difendersi e di dimostrare la correttezza del proprio operato.

LA NOTA

«A seguito di indagini coordinate – si legge nel comunicato della guardia di finanza – dalla Procura della Repubblica di Roma i finanzieri del comando provinciale della Capitale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche “per equivalente”, di beni per un valore superiore a 20 milioni di euro, pari all’imposta evasa derivante dal reato di dichiarazione fiscale infedele, contestato a 3 persone. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale capitolino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, al fine di assicurare il profitto del reato tributario contestato, a fronte di ricavi non dichiarati per oltre 80 milioni di euro da un ente non statale attivo nella formazione universitaria».
«Dalle indagini – continua la nota – sviluppate dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma, è emerso che l’ente universitario avrebbe abusato del regime di esenzione dalle imposte sui redditi previsto per tali contribuenti. È stato accertato che l’Ateneo avrebbe, infatti, svolto attività commerciali in misura prevalente rispetto all’attività istituzionale, investendo circa l’80% del proprio patrimonio in società commerciali attive in diversi settori, dalla compravendita immobiliare al confezionamento di generi alimentari, dal trasporto aereo charter alla gestione di centri benessere. Tra i vari investimenti svolti, l’Università ha acquistato, per finalità non strumentali alla formazione universitaria, un elicottero e 4 autovetture di lusso (delle quali due sono oggetto del provvedimento di sequestro). Per gli stessi motivi, l’ente ha anche acquisito la gestione di una società calcistica (quest’ultima non oggetto della misura cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria)».

«Sarebbero state addebitate – conclude la nota – all’Ateneo anche spese personali dell’imprenditore per circa 1,9 milioni di euro, consistenti perlopiù in biglietti aerei, soggiorni presso strutture alberghiere per motivi estranei all’attività istituzionale ovvero per seguire le trasferte della squadra di calcio controllata. L’attività di servizio è il frutto del costante presidio offerto dal Corpo, in sinergia con l’Autorità giudiziaria, a contrasto dell’evasione fiscale che costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico e rappresenta un freno alle prospettive di ripresa e rilancio dell’economia nazionale in modo particolare in tale delicata fase congiunturale. I provvedimenti sono stati emessi nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di non colpevolezza».

Terni, cultura e sport nel fumetto “Arnold e gli Scaldapanchina: un cuore rossoverde”

Bandecchi rilancia: «La mia entrata in politica ha scatenato questo boomerang»