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Fontana di piazza Tacito: il giallo continua

Al capitolo “Inaugurazione prima del collaudo” si aggiunge “Rapido deterioramento”. Un romanzo a tutti gli effetti.  Ora siamo al distacco della vernice dal metallo

DI AURORA PROVANTINI

TERNI – Una storia infinita. Una segnalazione dietro l’altra. Almeno quattro interrogazioni sfociate nella richiesta di accesso agli atti del consigliere del Pd Francesco Filipponi per capire se realmente, per inaugurare l’opera monumentale di Ridolfi e Fagiolo, fosse stata utilizzata l’acqua di Ast.

Risultato: sì, la riapertura della Fontana dello Zodiaco – il 29 dicembre 2021 – avvenne grazie all’arrivo di una cisterna d’acqua distillata proveniente da viale Brin. E prima del completamento dell’impianto di filtrazione. «Infatti il collaudo fu successivo» – ricorda Filipponi. Tutto questo nonostante il grosso impegno economico della Fondazione Carit. Dopo le polemiche relative ai possibili effetti dell’utilizzo di acqua non filtrata sui mosaici, dopo le centinaia di segnalazioni per il colore  marroncino documentato da fotografie pubblicate nelle pagine social di personalità appassionate di storia cittadina, ora si riaccende il dibattito per la vernice che salta. «Che dipenda o meno dalla esecuzione dei lavori –  chiosa Filipponi –  dalle scelte progettuali o da altro ancora, non giustifica il fatto che si debba assistere al deterioramento di un’opera simbolo della città che per un decennio è stata sottratta alla comunità».

Dieci anni è durato il restauro. Dieci anni e almeno duecento pagine di documenti: pareri, indicazioni della Soprintendenza, calcoli economici, fatture, tavole, planimetrie,  modifiche degli interventi, perizie. Fino al famoso collaudo: la data riportata nel certificato  è  il 22 maggio 2022.  Ripercorriamo le fasi: il 29 dicembre 2021 l’inaugurazione. Il 6 maggio 2022 lo stop (la fontana resta senza acqua per tre settimane). Nel mezzo tre interrogazioni del Pd e una dei Cinquestelle da cui parte la segnalazione alla Soprintendenza: «Segnaliamo alla presente autorità che il bene denominato Fontana Monumentale dello Zodiaco, dichiarato con il decreto del 2018 del Mibac di interesse particolarmente importante ai sensi dell’art.10 comma 3 del Dlgs 42/2004 , oggetto di un intervento di restauro durato quasi dieci anni, concluso a dicembre 2021, è caratterizzato da una patina di colore marrone che interessa il catino musivo». Sul “marrone” della fontana si riaccende ora la polemica per via del distacco della verniciatura del Castello.

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