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Perugino, i 500 anni dalla morte passano per Fontignano (nonostante il bando nazionale)

Le celebrazioni e il programma

PERUGIA – Il capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni, ha convocato un incontro per parlare delle iniziative legate alle celebrazioni della figura di Pietro Vannucci, detto il Perugino, nella ricorrenza dei 500 anni dalla sua morte, avvenuta nel 1523 in Umbria, a Fontignano. Proprio Fontignano – è stato spiegato – non figura fra i luoghi compresi nel bando nazionale per la promozione dell’evento e le celebrazioni. Il Comitato promotore di tali celebrazioni non è in capo alla Regione, ma è un organismo costituito con decreto ministeriale.

Simona Meloni aveva dunque presentato un’interrogazione alla Giunta chiedendo di sapere «come si intendono sostenere e supportare, anche economicamente, attività e iniziative proposte dagli operatori culturali del territorio, come le Pro Loco e i comitati costituiti, al fine di creare un virtuoso sistema promozionale della cultura legata alla figura del Perugino», comprendendo in questa sfera di interesse non solo Fontignano, che custodisce la tomba del maestro (nella chiesa dell’Annunziata, che sarà riaperta per le visite), ma anche gli altri luoghi dell’Umbria con importanti tracce della vita del grande artista da inserire nelle celebrazioni, come i comuni di Passignano sul Trasimeno e Corciano, e quelli facenti parte del progetto “Sentieri del Perugino”, che riguarda i comuni di Piegaro, Panicale, Città della Pieve e Paciano.
Gli ultimi sviluppi sono stati resi noti in conferenza stampa dalla stessa Meloni e dalla vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Paola Fioroni, annunciando che in settimana l’assessore regionale Paola Agabiti ha convocato un tavolo di coordinamento sul tema.

La vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Paola Fioroni, ha sottolineato che «l’Ufficio di presidenza ha dato il patrocinio alle attività della Pro loco di Fontignano, iniziative che saranno ricomposte in un panel molto più ampio coordinato dall’assessore Agabiti per valorizzare sia l’evento della ricorrenza dei cinquecento anni dalla morte del Perugino che le attrattive per un turismo già in netta ripresa, allo scopo di far conoscere anche le bellezze del nostro territorio e la piacevolezza della nostra gastronomia». Simona Meloni ha ricordato che «l’importanza dell’evento è quantomeno nazionale, non solo di interesse per l’Umbria. È un evento per questi territori e dobbiamo cogliere l’occasione per valorizzare le attività che le persone di questi territori hanno predisposto e le peculiarità dei luoghi, facendo promozione anche dei nostri borghi e delle tante bellezze dell’Umbria, con un’attenzione inevitabilmente anche al decoro urbano. Per ottimizzare la riuscita dell’evento – ha detto Meloni – serve un coordinamento regionale di tutte le attività, anche per evitare sovrapposizioni e accavallamenti con altri eventi lungo l’arco delle celebrazioni per il cinquecentenario, da marzo a ottobre di quest’anno».

LE INIZIATIVE

La Pro loco di Fontignano ha presentato le iniziative che sono state già predisposte: si parte il 4 marzo in piazza Pietro Vannucci con un concerto della Fanfara dei carabinieri, cui seguirà un incontro con lo chef Giovanni Pedercini sulle antiche ricette dei pani del periodo rinascimentale; il 15 aprile presso l’area verde ci sarà la conferenza “Il Perugino nella biografia del Vasari”, tenuta da Emidio De Albentis, già direttore dell’Accademia di Bella Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, cui seguirà il concerto della Filarmonica di Mugnano; il 6 maggio la conferenza “Perugino nel contado: un progetto in divenire per un territorio da riscoprire, con Elvio Lunghi, storico dell’arte, cui seguirà il concerto dell’Umbria Ensamble, “Ascolto del divin pittore”; il 3 giugno sarà presentato il libro “La giovinezza del Perugino e la scuola umbra”, a cura di Francesco Dufour, Fabrizio Fabbri editore, con un intervento di Andrea Baffoni, storico dell’arte, sul tema “Pietro Perugino e l’abate Broussolle: dal primitivismo della forma alla modernità del paesaggio, cui seguirà il concerto dell’Ensemble Musica Harmonica; l’8 luglio sarà presentato il libro “Pietro Vannucci ‘Il Perugino’.

Documenti e riflessioni sulla sepoltura in Fontignano”, di Liana Francisci, ne parlerà alla presenza dell’autrice il presidente della Deputazione di storia patria per l’Umbria, Mario Squadroni, cui seguirà il concerto del Corpo bandistico “Lo smeraldo” di Pietrafitta; il 21 luglio sarà inaugurata la mostra “#perugino 5.0 Nuovi sentieri del contemporaneo”, a cura di Andrea Baffoni e Fabrizio Fabbri; il 9 settembre ci sarà la rievocazione storica “Al tempo di Petrus Perusinus Pictor”, in collaborazione con le associazioni “I giochi de le porte di Gualdo Tadino” e “Perugia 1416” (Rione di Porta Eburnea); il 23 settembre la conferenza “La vecchiaia di Pietro”, con la storica dell’arte Giordana Benazzi e infine, il 14 ottobre, la conferenza “perugino tra passato e presente: omaggi contemporanei al ‘Meglio Maestro d’Italia’”, con la storica dell’arte Monica Paggetta, cui seguirà il concerto del Coro polifonico di Fontignano e altri cori dalle Terre del Perugino

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