PERUGIA – Rottamazione cartelle esattoriali fino a 1.000 euro nel periodo 2000-2015: Terni dice sì, Perugia no. queste le due decisioni prese in merito da Consigli provinciali in Umbria. Con il voto favorevole della maggioranza e contrario dell’opposizione il Consiglio provinciale di Perugia, nella sua ultima seduta, ha approvato il diniego allo “stralcio parziale” previsto dall’articolo 1, commi 227 e 228, legge 29 dicembre 2022, n. 197, relativamente ai debiti di importo residuo, alla data del 1° gennaio 2023, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Acceso il dibattito scaturito dalla decisione con Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia, a concludere: «Il pagamento della cartella avviene in 18 rate di cui solamente due da corrispondere nel 2023 e nell’amministrare l’ente noi questa evidenza ce la dovevamo dare ed è per questo che è stato deciso di non aderire allo stralcio parziale».
Diversa la situazione per quanto riguarda Terni, con la Provincia che ha deciso di attuare quanto previsto dalla legge di bilancio 2023 in materia di rottamazione delle cartelle esattoriali. La presidente Laura Pernazza, in accordo con i dirigenti dell’ente, ha ritenuto utile applicare le misure per quei cittadini e quelle attività economiche che hanno ancora debiti pendenti con l’amministrazione provinciale tenendo conto del particolare periodo di crisi a cui devono far fronte famiglie e imprese. Secondo quanto stabilito dalle normative, la rottamazione riguarderà le cartelle fino a 1.000 euro, elevate nel periodo 1° gennaio 2000-31 dicembre 2015. Per queste si pagherà solo la somma iniziale escludendo sanzioni, interessi di mora e somme aggiuntive dovute sui contributi previdenziali.
Per accedere alle agevolazioni previste per la rottamazione gli interessati dovranno presentare domanda all’Agenzia delle entrate entro il 30 aprile. La procedura sarà on line. Basterà collegarsi al sito dell’Agenzia, andare nella sezione dedicata alla “definizione agevolata” dall’area pubblica e compilare il form di richiesta.