TERNI – A piazza Valnerina rimpiangono molte cose. Prima di ogni altra, la centralità di un luogo cittadino che ormai si sente periferia. Commercianti e residenti, alla lista dei rimpianti aggiungono anche i 104 posti auto di largo Cairoli, fino ad agosto 2021 valvola di sfogo preziosa di giorno per le attività commerciali e di sera per chi ci abita. Il giardino che dovrebbe sorgere al loro posto non è stato mai digerito: un boccone diventato ancora più amaro con il blocco del cantiere a seguito del rinvenimento dei reperti archeologici. «Tutti sapevano che sarebbe andata così, ma non è importato niente a nessuno». Leonardo Sabatini – il mitico “Lallo” che in largo Cairoli vive e in piazza Valnerina ha il negozio di famiglia – denuncia la perdita di fatturato di molte attività di zona, dall’estate del 2021 ad oggi. «Del cinquanta per cento», così ha detto il titolare della cartaria e l’ottico che sta in via Angeloni.
«Da agosto 2021, da quando sono iniziati i lavori – dice Sabatini – non passa più nessuno in largo Cairoli, in via Angeloni non ne parliamo, in piazza Valnerina le macchine sfrecciano e basta. Parliamoci chiari, perché dovrebbero? Vetturini ha chiuso, il bancomat è stato tolto, la metà dei negozi ha le saracinesche abbassate». Piazza Valnerina, all’anagrafe (toponomastica) Bruno Buozzi, è cambiata quando sono iniziati i lavori di realizzazione dei box interrati. «Un cantiere che ci ha messi tutti in ginocchio» – dice il proprietario del bar che ha chiuso a marzo 2022. Ma il peggio – secondo molti – è arrivato dopo, con le grate di areazione che non permettono di “osare” troppo. «I vigili ci dissero che non si sarebbero più potuti organizzare eventi, tanto che anche il programma del Cantamaggio è cambiato da allora».
La situazione, adesso, è la seguente: i residenti sono costretti a parcheggiare a ridosso della stazione ferroviaria e per arrivare a casa dovrebbero percorrere via della Bardesca, ma perfino Gianluca Gambini lo sconsiglia. «Ve lo farei vedere io come è via della Bardesca dopo le 20. C’è la delinquenza. C’è la sporcizia. E non c’è l’illuminazione». L’assicuratore non ne può più: «Non c’è possibilità di sviluppo per nessuna attività, qui». Tanti problemi, quello dei parcheggi che sembra senza via d’uscita, quello della delinquenza che «forse con un po’ di impegno» migliora, quello dell’illuminazione e della sicurezza segnalato anche al prefetto direttamente da Sabatini.
Tutti i malumori sono stati esternati nella audizione con la Commissione consiliare che si occupa di edilizia e urbanistica. I commercianti hanno riferito persino di angoli trasformati in vespasiani a cielo aperto, di un’illuminazione che favorisce traffici non leciti, della presenza fissa di prosone problematiche. Uno stato di abbandono e di mancanza di decoro che nelle ore notturne diventa più visibile. «Abbiano paura di uscire di casa». Il sogno per questa zona di Terni è quello di un progetto integrato, che metta mano al problema dei parcheggi, della illuminazione, della videosorveglianza, del decoro. Al momento si tratta poco più di un sogno vista la carrellata di foto scattate il primo febbraio 2023 da Umbria7.










