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Che cinema Unipg e Comune: a lavoro per il Turreno. Si pensa alla Perugia del domani

L’assessore Scoccia: «Nostalgia degli anni 90? L’ex sala verrà reinterpretata in chiave contemporanea e avendo a mente una visione unitaria del centro storico». Ecco il progetto

DI ARIANNA SORRENTINO

PERUGIA – Pensare alla Perugia del futuro. Ad un suo miglioramento, senza dubbio, ma soprattutto ad una visione unitaria del centro storico e ad una sua riqualificazione, tenendo in considerazione i diversi contenitori culturali presenti. E così, affianco al recupero del mercato coperto, del teatro Pavone e dell’auditorium di San Francesco al Prato, c’è anche quello dell’ex cinema-teatro Turreno. E per far questo è necessario intervenire. Come? Con l’intervento di Urban Law Liwing Lab dell’Università degli studi di Perugia, la clinica legale del Dipartimento di giurisprudenza che si è resa disponibile a collaborare con il Comune di Perugia nel progetto di recupero e rifunzionamento del Turreno.

L’intervento è stato presentato nel pomeriggio di venerdì 25 marzo e ha visto la partecipazione dei professori dell’Unipg Antonio Bartolini, ordinario di Diritto amministrativo, Daniele Porena, delegato del Rettore per il settore riforme, semplificazione e supporto legale e Andrea Sassi, direttore del Dipartimento di giurisprudenza, la professoressa Livia Mercati, la professoressa Francesca Ceccacci e il project manager Adriano Ferrante. Presente anche Giuseppe Severini, già presidente di sezione del consiglio di Stato. Per il Comune di Perugia ha partecipato l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, insieme al dirigente dell’area opere pubbliche Fabio Zepparelli.

«La Clinica legale si colloca nel quadro delle attività di Terza missione dell’Ateneo – ha evidenziato il prof. Porena -, con la peculiarità che si tratta di un’iniziativa che coinvolge non soltanto il corpo docenti, ma anche la comunità studentesca».

«Abbiamo dato il via a un processo di collaborazione con la facoltà di giurisprudenza per studiare non la fase progettuale architettonica ma quello che sarà nel futuro attraverso una visione organica e immaginando un utilizzo dello stesso per quando sarà messo a regime, sia per il Turreno che per la Turrenetta», ha spiegato poi l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia. Quindi dovrà essere assicurata un’adeguata offerta culturale, procedendo avendo in mente una visione generale di tutti i contenitori presenti in centro «per restituire un’acropoli davvero attrattiva». Quanto allo stato della progettazione, l’assessore Scoccia ha ricordato che il progetto esecutivo del primo stralcio, propedeutico al bando per l’affidamento dei lavori, è in fase di validazione. «Andremo a cantiere in questo anno e comincerà il recupero vero e proprio della struttura del Turreno e della Turrenetta». Al momento, comunque, «il laboratorio con l’Università inizia ora. È importante un approfondimento e siamo molto grati per l’opportunità che il Dipartimento ha offerto al Comune – conclude la Scoccia – sarà una struttura polivalente e capace di essere al contempo centro congresso, teatro e piazza al servizio della città». Una cosa è certa: «non sarà un cinema».

COSA PREVEDE IL PROGETTO:

Il progetto generale vede la realizzazione di uno spazio polivalente che consentirà quindi una più ampia fruizione (teatro, musica, cinema, danza, convegni, congressi ed eventi di intrattenimento di varia natura). Il primo stralcio del progetto prevede interventi per 4 milioni e 534 mila euro, che comporteranno il recupero strutturale di tutto il teatro e la completa realizzazione della sala interna (la Turrenetta), con annesso foyer e ingresso indipendente in via Bartolo (il Comune ha acquistato dei locali). Ciò è possibile dal finanziamento della Regione Umbria, Fondazione Perugia e Comune di Perugia.

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