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Il Perugino, Stendhal e la satira: musi lunghi tra Perugia e Terni

Il post di Lercio e il derby umbro. Il sindaco Latini: «Scivolone inaccettabile, mentre si lavora per promuovere il territorio ternano»

il post di lercio.it

TERNI – È tutto così serio tra Perugia e Terni. È tutto un derby.  Persino una battuta più o meno riuscita diventa un caso. Perché effettivamente può bastare una battuta a far riemergere anni di incomprensioni. Di frustrazioni e rivendicazioni. 

Il sito nazionale di satira Lercio.it viene sponsorizzato dalla Galleria Nazionale dell’Umbria come uno dei promotori della mostra che si è aperta a Perugia sul “Divin pittore”. E Lercio lo fa a modo suo: «Colto da sindrome di Stendhal nella sala del Perugino, portato d’urgenza a visitare Terni».  Il sarcasmo basato sullo scontro sulla bellezza della Perugia dei grandi artisti contro la bruttezza della Terni spianata dalle bombe.  Una battuta più o meno riuscita, che certamente non tiene conto che i luoghi comuni vanno anche sfatati. Magari grazie alla bellezza ternana ritratta dai grandi pittori ed esposta nel Mondo. Una battuta che evidentemente smuove ferite antiche. Inizia il Pd con Spinelli. Il segretario comunale non ha ancora trovato il candidato a sindaco ma trova il tempo di dire: «Rimaniamo sorpresi della scelta da parte della Galleria nazionale dell’Umbria di partecipare a un post che scredita la città di Terni». Spinelli invoca l’intervento del sindaco di Terni. Latini anche lui di questi tempi ha una marea di gatte da pelare per la sua ricandidatura, in quanto gli viene contestato di non essere stato autorevole nel rappresentare le esigenze di Terni in materia di sanità, università, infrastrutture. Ma sul post di Lercio, Latini non si tira indietro: fa l’elenco di tutti i suoi interventi per rafforzare la bellezza di Terni. Parla del Capodanno Rai, la Cascata delle Marmore, il Borgo di Cesi, Piediluco. Latini evoca e parole struggenti di Byron sulla Cascata.  Tutto vero, tutto bello. Tutto molto serio.  Forse da Terni poteva bastare una battuta: «Colto da sindrome di Stendhal nella sala del Perugino,  riprende i sensi a Fontivegge». Forse.

Ah, ma non è Lercio: Terni contro il post della Galleria nazionale dell’Umbria sul Perugino

La nota di Palazzo Spada: «Il post ironico di Lercio.it sul paragone tra la Perugia del Perugino e la città di Terni è sicuramente da classificare nella satira. Quella satira che spesso si basa sui luoghi comuni e taglia la realtà con l’accetta». «Proprio per sfatare questi luoghi comuni –  replica Latini – in particolare quello che considera  Terni  città industriale e quindi brutta, abbiamo lavorato in questi cinque anni in maniera concreta e per la prima volta in perfetta sintonia con la Regione Umbria. In particolare con l’assessorato al turismo».  
«Sono state decine, in questi anni, le iniziative di promozione che hanno riguardato il Ternano, dal Capodanno Rai ai tanti spot promozionali sulla Cascata, alle iniziative delle Terre dei Borghi Verdi. Un’attenzione culminata con il riconoscimento di Cesi nell’ambito del Bando Borghi Linea A con un finanziamento da 20 milioni di euro che lo farà diventare un modello nazionale».Latini ricorda anche gli interventi per rilanciare Piediluco: .«Sono state poste le basi per valorizzare la grande bellezza del nostro territorio».
«Detto questo – arriva al punto Latini – risulta ben difficile capire come un’istituzione dello Stato, la Galleria Nazionale dell’Umbria, per promuovere una mostra bellissima  che dovrebbe rilanciare l’intero cuore verde d’Italia,  possa pensare di sponsorizzare post come quello di Lercio.it basati su banali luoghi comuni che tutti insieme dovremmo contribuire a sfatare. Mi sembra, da ternano e da umbro, uno scivolone incomprensibile e inaccettabile».

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