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Ah, ma non è Lercio: Terni contro il post della Galleria nazionale dell’Umbria sul Perugino

Spinelli e Piccioni (Pd) sulla comunicazione della mostra: «Un’uscita grave, che ha lasciato attonita un’intera comunità»

e.p.

TERNI – Il post che Lercio.it, nota pagina satirica, ha pubblicato – in occasione dell’inaugurazione della mostra “Il meglio maestro d’Italia” con le opere del Perugino – in collaborazione con la Galleria Nazionale dell’Umbria non ha raccolto decisamente l’entusiasmo dei cittadini di Terni.

«Colto da Sindrome di Stendhal nella sala del Perugino, portato d’urgenza a visitare Terni». Secondo il post, quindi, per curare quella che la Treccani definisce un «complesso di manifestazioni di disagio e sperdimento psichico conseguenti a una forte esperienza emozionale subita» un visitatore si curerebbe visitando la città dell’acciaio. Una battuta in una campagna e una collaborazione con la Gnu (e quindi appunto concreta e non della pagina che sottolinea le notizie più stravaganti come “Ah, ma non è Lercio”) che a Terni non è stata accolta con serenità. Lo registrano i gruppi cittadini, lo riportano i commenti sotto il post e adesso interviene anche la politica.

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«La Galleria Nazionale dell’Umbria ha “la missione di conservare, esporre al pubblico, valorizzare e arricchire le proprie collezioni al fine di contribuire alla salvaguardia e alla fruizione del patrimonio culturale, affinché la comunità riconosca, apprezzi e dunque tuteli il valore culturale, sociale ed economico dei beni in essa contenuti e del patrimonio culturale storico diffuso nei luoghi della regione” nonché, in quanto istituzione pubblica, l’obbligo di valorizzare e sostenere la coesione sociale attraverso l’arte e la sua promozione.

Dove la satira è esercizio del diritto alla libertà d’espressione nonché strumento di intrattenimento, come ci dimostra il grande seguito di Lercio.it, rimaniamo sorpresi della scelta, da parte della Galleria Nazionale Umbra, di partecipare ad un post sul Cinquecentenario del Perugino che scredita la città di Terni, che ci risulta ancora saldamente in Umbria.
Regione Umbria e Comune di Terni dovrebbero chiedere immediata chiarezza alla Galleria su qual è lo scopo di questo tipo di comunicazione e quale sia stata la natura degli accordi con il collettivo Lercio.it che ha portato a questa uscita grave, che ha lasciato attonita un’intera comunità, oltre a prendere immediate distanze.

Va comunque fatta una riflessione a seguito di questo fatto, cioè che alla fine di un’esperienza amministrativa di 5 anni il sindaco Latini continua a non avere peso, a non essere considerato un soggetto autorevole, a scapito della comunità che rappresenta». Così in una nota il segretario Pd di Terni Pierluigi Spinelli e la responsabile Cultura del Pd di Terni Giulia Piccioni.
Insomma, stavolta è proprio Lercio, ma la collaborazione istituzionale a Terni proprio non va giù.

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