DI ARIANNA SORRENTINO
VIDEO DI FRANCESCA CECCHINI
PERUGIA – Il Perugino è pronto a mostrarsi in tutto il suo splendore. Dal 4 marzo all’11 giugno il pubblico potrà apprezzare il più importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento nella Galleria Nazionale dell’Umbria, che per l’occasione del V centenario della sua morte, ha allestito la mostra “Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo”.
L’esposizione che racconta il testimonial dell’Umbria in oltre 70 opere, curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo, restituisce le prove capitali di Pietro Vannucci detto il Perugino, dalla formazione avvenuta nella bottega del Verrocchio alle imprese fiorentine che fecero la sua fortuna – come le tre tavole in San Giusto alle Mura o la Pala di San Domenico -, dai ritratti alle pale d’altare quali il Trittico Galitzin e il Polittico della Certosa di Pavia. Fino ad arrivare allo splendore dello Sposalizio della Vergine del 1504, ovvero nel momento in cui si trovava al margine della sua carriera.
Durante la conferenza stampa di presentazione nella mattina di venerdì 3 marzo, a raccontare dell’esposizione, oltre il direttore Pierini e la curatrice Picchiarelli, c’era anche il sindaco di Perugia Andrea Romizi – che ha sottolineato come la mostra scriva un nuovo capitolo della vivacità culturale della città destinato a rimanere nella storia – e Ilaria Borletti Buitoni per il comitato nazionale istituito dal ministero della Cultura. Arrivato nel corso della conferenza anche Vittorio Sgarbi, critico d’arte e sottosegretario alla Cultura.
«È il traghettatore dell’idea di Rinascimento toscano a Roma e la porta con gli affreschi, prima di quelli di Michelangelo, nella cappella Sistina, e poi diventa il maestro del genio di Raffaello – così commenta Vittorio Sgarbi – Il Perugino è un grande artista mediatore, non è un grande artista inventore: prende da Piero e porta a Raffaello. Questo è Perugino e la sua funzione è stata quella di avere fatto diventare popolare un linguaggio devozionale». La mostra coordinata da un comitato nazionale istituito dal Ministero della cultura, coinvolge alcuni tra i più importanti musei nazionali e internazionali come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Musèe des Beaux-Arts di Caen, la National Gallery di Washington in una vera e propria partnership scientifica. «Il perugino è stato definito il meglio maestro d’Italia da Agostino Chigi che fu tra i più grandi mecenati del suo tempo in una lettera datata il 7 novembre 1500 – hanno ricordato i curatori Pierini e Picchiarelli – Abbiamo scelto di intitolare la mostra così per ammirare il lavoro da una prospettiva privilegiata, senza che lo sguardo risultasse fuorviato dalla produzione di una attività prolifica e senza i condizionamenti dovuti a una fortuna critica a dir poco altalenante».
DATE E ORARI DELLA MOSTRA:
La mostra sarà aperta dal 4 marzo all’11 giugno 2023 tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30. Il costo del biglietto intero è di 10 euro, il ridotto 2. Gratuito per i minori di 18 anni. Le domeniche gratuite sono quelle del 5 marzo, del 2 aprile, del 7 maggio e del 4 giugno.









