PERUGIA – Il 15 marzo si celebra la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. All’anoressia, alla bulimia nervosa, al disturbo da alimentazione incontrollata “binge eating”, che rappresentano un problema di sanità pubblica e sono oggetto di attenzione sociale. L’esordio è sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione (anche nei bambini di 8-9 anni) e ad esserne colpita è principalmente la popolazione femminile.
Per conoscere le diverse declinazioni dei disturbi alimentari, i percorsi terapeutici attivati per tutte le fasce di età, e per diffondere competenze specifiche multiprofessionali, si è svolto nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni un tavolo tra addetti ai lavori. Un incontro a cui hanno preso parte professionisti che operano nelle strutture delle Asl e delle Aziende ospedaliere dell’Umbria con uno spaccato riservato al racconto di esperienze. Una iniziativa del Centro unico di formazione regionale in sanità. La giornata si è aperta con i saluti della vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Paola Fioroni, che ha ricordato che a breve andrà in approvazione la legge sui disturbi del comportamento alimentare già passata al vaglio in commissione. «Queste problematiche – ha detto Paola Fioroni – coinvolgono una fascia della popolazione sempre più giovane e di entrambi i sessi. Ecco perché è importante garantire prevenzione e cura attraverso una rete strutturata che coinvolge i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta».

«Il 15 marzo – ha detto a margine dell’iniziativa l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto – è la giornata nazionale dedicata alla sensibilizzazione della popolazione verso queste patologie che rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria in particolare dopo l’epidemia prodotta dal covid. Le restrizioni conseguenti alla pandemia infatti, hanno prodotto un aumento di casi nella fascia infantile, preadolescenziale e nel mondo maschile».
L’Assessore ha quindi ricordato che «in Umbria è attiva una rete finanziata con risorse pari a 372 mila 500 euro suddivisi tra le Aziende sanitarie e Ospedaliere».
E’ stato inoltre istituito un Tavolo tecnico composto da tutti i rappresentanti delle diverse unità ospedaliere e dalle associazioni delle famiglie con l’obiettivo di individuare azioni per migliorare l’assistenza ai pazienti affetti dalla patologia e avviare iniziative di prevenzione.
Il Percorso Lilla nei Pronto soccorso prevede un rapido riconoscimento della problematica e presa in carico dei pazienti con percorsi differenziati e personalizzati.
La formazione coinvolgerà tutti gli operatori e saranno organizzate campagne per diffondere l’informazione nella popolazione.
