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Museo delle armi, si punta ai fondi del Pnrr

La Regione avvia contatti con il Governo per riuscire ad aprire l’esposizione. Intanto c’è la sede

di MARIA LUCE SCHILLACI

TERNI – Il museo delle armi potrebbe ricevere i soldi del Pnrr e potrebbe essere la volta buona per organizzarlo e finalmente aprirlo al pubblico. A pressare sulla questione è l’assessore regionale ai Lavori pubblici Enrico Melasecche che sul museo delle armi battaglia sin dai tempi del suo assessorato comunale con l’allora sindaco Ciaurro.

Oggi è tutto fermo, ma il Comune da ben 25 anni, ha acquistato proprio una parte della struttura, attigua alla fabbrica d’armi, appositamente per ospitarvi il museo delle ami, raccolta di armi tra le più importanti in Europa e probabilmente unica al mondo. Le stanze sono spaziose e sistemate con alcuni interventi effettuati alcuni anni fa dalla Soprintendenza ai Beni architettonici dell’Umbria, lo stato dei locali dunque è buono e anche il soffitto è stato ristrutturato. Chiaramente l’area va attrezzata, vanno completati tutti gli impianti, vanno fatti i pavimenti, vanno inserite le varie bacheche espositive, in sostanza tutto ciò che serve per allestire un museo bello da vedere e moderno, con tanto di nuove tecnologie. L’assessore Melasecche dunque si sta muovendo: l’obiettivo è trovare fondi e si punta a intercettare la cassa del Pnrr. “Ho avuto alcune interlocuzioni in sede di Governo per far rientrare il progetto del museo delle armi di Terni nei fondi Pnrr – spiega Melasecche – si tratta di finanziare un’opera che porterebbe in città, in visita, tanti appassionati e turisti. Come detto, ho già avuto contatti con dirigenti romani che gestiscono i fondi del Pnrr per inserire il museo, ma il Comune deve accelerare i tempi, serve subito predisporre un progetto esecutivo e quindi reperire i fondi”. Il pressing sul Comune è iniziato: “Sto organizzando una raccolta di firme – rincara Melasecche -, una petizione per sollecitare il Comune su questa importante operazione  realizzare quanto prima il museo”.

Il museo comprende circa 4.000 pezzi, tutti funzionanti, alcuni unici nel suo genere, provenienti da ogni nazione del mondo e che abbracciano un ampio periodo di tempo. Si tratta in effetti di un museo dall´immenso valore storico e culturale in grado di intercettare appassionati, collezionisti, studiosi, praticanti di discipline sportive del tiro o della caccia o, più semplicemente, curiosi del settore. Il museo potrebbe inoltre venire integrato in un percorso turistico-culturale del territorio, a cominciare dalla cascata delle Marmore, un biglietto unico che porterebbe anche un ritorno economico non indifferente.

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