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Terremoto a Umbertide. Il sindaco Carizia: «Il Governo ci aiuti»

Il punto della situazione

R.P.

UMBERTIDE (Perugia) – «Speriamo che il governo ci capisca e ci dia una mano per l’emergenza»: questo l’appello fatto dal sindaco di Umbertide Luca Carizia domenica 12 marzo nel corso di una conferenza stampa per fare il punto della situazione a pochi giorni dal terremoto che ha sconvolto la frazione di Pierantonio e le località circostanti.

«Voglio ringraziare – ha aggiunto Carizia – tutti coloro che da subito hanno dimostrato la loro vicinanza al nostro territorio. Sono situazioni che non auguro a nessuno né di vivere né di gestire perché si vivono sensazioni ed emozioni che non si possono descrivere. Quando si vede la gente impaurita, persone che dormono dentro le palestre fuori dalle loro case si amplifica ancora di più la realtà. Giovedì dopo la seconda scossa abbiamo iniziato a montare tre posti di accoglienza. A mezzanotte erano già allestite le aree per la notte alla palestra di Pierantonio, alla palestra della “Di Vittorio” e allestito una tenda Pian d’Assino».

«Pur essendo un terremoto che fortunatamente non ha causato feriti e vittime – ha proseguito Carizia – sta portando dei disastri strutturali enormi. Noi abbiamo intere frazioni come Pian d’Assino, Pierantonio e Montecorona completamente distrutte. Non siamo solo preoccupati ma vogliamo lavorare fin da subito per quanto riguarda gli abitanti di questi territori».

«Stiamo cercando di fare bene e di fare in fretta. Già lunedì mattina saremo in grado di avere le prime relazioni per la nostra richiesta che inoltreremo al governo per la dichiarazione dello stato di emergenza»: così la presidente della Regione, Donatella Tesei nel corso della conferenza stampa di domenica mattina al Coc di Umbertide.
Dalla presidente è arrivato un ringraziamento a tutti gli attori coinvolti per il grande lavoro dal primo momento dell’emergenza fino a oggi: «Dopo la prima scossa ci siamo subito attivati e a seguito di quella della sera l’operatività è stata messa in campo al 100%. Dal centro regionale di protezione civile di Foligno non solo io ma tutte le autorità sono intervenute e da lì abbiamo coordinato e seguito tutti gli interventi di allestimento delle tre sedi in cui sono stati allocati i letti per la notte. Intorno a mezzanotte, grazie all’impegno della struttura della protezione civile e dei volontari, siamo stati in grado di poter far dormire tutte le persone che per inabilità delle case o per paura si trovavano in strada. Grande lavoro è stato fatto dalla sanità che ha immediatamente effettuato controlli all’ospedale di Umbertide per capire se ci fossero stati problemi e fortunatamente non ci sono stati problemi. Grazie alla Croce rossa per il grande supporto dato. L’impegno dei vigili del fuoco è continuo per i sopralluoghi e al più presto ci sarà una relazione dettagliata sia sulla tipologia di sisma che abbiamo subito per poter dichiarare lo stato di emergenza nazionale».

conferenza punto della situazione terremoto Umbertide

Il governo nazionale, ha detto la presidente: « Ci ha mostrato vicinanza stando a disposizione e chiedendo informazioni costanti e continue. Questo per consentire di accedere ad alcune misure per accedere al Contributo dell’autonoma sistemazione per consentire alle persone che hanno le case inagibili di avere un sostegno per le nuove collocazioni. Questa preoccupazione ce l’abbiamo anche per le attività economiche. Una volta ottenuto ciò si aprono delle prospettive ulteriori. Non ci limitiamo al periodo dell’emergenza ma siamo chiamati a gestire delle situazioni per cui siamo chiamati a ragione con il governo per studiare le soluzioni migliori per far tornare la situazione alla normalità nel periodo più veloce possibile puntando anche sulla ricostruzione».

Il governo nazionale, ha detto la presidente: « Ci ha mostrato vicinanza stando a disposizione e chiedendo informazioni costanti e continue. Questo per consentire di accedere ad alcune misure per accedere al Contributo dell’autonoma sistemazione per consentire alle persone che hanno le case inagibili di avere un sostegno per le nuove collocazioni. Questa preoccupazione ce l’abbiamo anche per le attività economiche. Una volta ottenuto ciò si aprono delle prospettive ulteriori. Non ci limitiamo al periodo dell’emergenza ma siamo chiamati a gestire delle situazioni per cui siamo chiamati a ragione con il governo per studiare le soluzioni migliori per far tornare la situazione alla normalità nel periodo più veloce possibile puntando anche sulla ricostruzione».

VELOCIZZARE

Non cadere negli errori del passato per rendere il post sisma il più veloce possibile. Questo quanto detto dall’assessore regionale alla protezione civile, Enrico Melasecche: «L’aspetto importante che emerge è che c’è stato fin dall’inizio una coralità assoluta tra gli enti. Si sta lavorando molto bene. Come Regione stiamo facendo i salti mortali, con varie delibere, per cercare di superare ancora il terremoto del 1997. Non è possibile dopo 25 anni ritrovarsi una coda lunghissima di pratiche amministrative. Abbiamo sveltito e semplificato, venendo incontro a tanti comuni dal punto di vista del personale. Da questa esperienza dobbiamo partire per velocizzare tutto. La cosa fondamentale è ottenere l’emergenza e vedere se è possibile utilizzare anche il provvedimento del Sisma Bonus. Velocemente dobbiamo dare risposte e prospettive alla gente, alle famiglie e alle attività economiche. La zona del sisma presenta realtà in cui è possibile allocare le famiglie allontanando l’ipotesi delle casette. Siamo certi che il governo ci darà una mano.

PARTICOLARITÀ DEL SISMA

Il direttore regionale della protezione civile Stefano Nodessi Proietti, ha spiegato la particolarità del terremoto di giovedì: «Queste sequenze sismiche hanno interessato un territorio di 20 km quadrati. Abbiamo registrato 120 scosse. Questa è una zona di seconda classe sismica con delle accelerazioni attese tra 0.2g e 0.25g. A Pierantonio queste accelerazioni sono state raggiunte perché hanno raggiunto il massimo. La faglia che si è attivata è legata a quella del 1984 tra Gubbio e Città di Castello. È un cinematismo conosciuto. Oggi c’è una possibilità su 30 che possano accadere altre scosse. L’attenzione deve comunque rimanere massima».

conferenza punto della situazione terremoto Umbertide
CHIUSE IL 90% DELLE ATTIVITÀ

«Non possiamo permetterci di commettere gli errori dei terremoti che ci hanno preceduto e da quegli errori dobbiamo imparare per risolvere i problemi»: queste le parole del vicesindaco di Umbertide, Annalisa Mierla che ha aggiunto: «Dobbiamo mettere in piedi un sistema che possa fare scuola. Possiamo avere gli strumenti e siamo chiamati a usarli. Ci sono mille parametri per calcolare un sisma. Questo significa che i nostri strumenti dovranno servire per dare risposte a quelle tredici attività commerciali di Pierantonio chiuse che hanno ricevuto un primo codice rosso da parte dei vigili del fuoco e stanno attendendo il sopralluogo del genio civile. Il 90% delle attività di Pierantonio è chiusa. Questo significa che una comunità sta per morire. Dobbiamo fare da tramite verso queste persone che devono pagare affitti, mutuo e bollette».

GLI INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO

Il direttore regionale dei vigili del fuoco, il generale Francesco Notaro, ha evidenziato le attività svolte finora dal corpo, grazie anche al supporto fornito dalle risorse provenienti dalla Regione Marche, Lombardia e Veneto. Le squadre operative ed il personale tecnico si sono avvalsi anche del prezioso supporto dei mezzi speciali come quelli aerei e dei droni, utilizzati per le verifiche statiche in altezza e per la rimozione degli elementi pericolanti. Numerosi sono stati anche gli interventi per assistenza alla popolazione.

SANITÀ

«Ci sono stati sette feriti non da danno diretto ma da fuga»: ha riferito il direttore regionale della sanità, Massimo D’Angelo. «Due di loro – ha proseguito D’Angelo – hanno dovuto far ricorso a ricovero e cinque sono stati trattati presso il pronto soccorso dell’ospedale di Umbertide. Una persona è ricoverata e sarà dimessa lunedì. Cinque persone con patologie croniche non deambulanti sono state soccorse e portate grazie alla croce rossa negli ospedali di comunità della zona. L’ospedale di Umbertide è completamente agibile».

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