DI ARIANNA SORRENTINO
PERUGIA – È dal 2018 che l’idea c’è. Manca l’avvio del progetto, ma prima ancora mancano i via libera. Durante la conferenza stampa di presentazione di Agriumbria, la mostra internazionale dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione che si terrà dal 31 marzo al 2 aprile, il presidente di Umbriafiere Stefano Ansideri ha sottolineato la volontà di aprire un istituto agrario per l’Umbria – oltre quello già esistente a Todi.
«La prima richiesta fu a fine 2018 – ha ricordato il presidente Ansideri – ed era quella di aprire una sezione distaccata dell’Istituto agrario di Todi perché immaginavo la complessità di istituire un corso di studi di sana pianta nel nostro territorio. Possiamo dare una risposta potenziale ad un gran numero di giovani per soddisfare le loro aspettative occupazionali e inoltre abbiamo un rapporto privilegiato con l’Università degli studi di Perugia e questo consentirebbe di avere una platea di soggetti che possa frequentare l’Università con indirizzo agrario. La mia azione continuerà rispetto ai primi dinieghi che ci sono stati».
I passaggi dal 2018 sono stati spiegati invece dal sindaco di Bastia Umbra Paola Lungarotti: «Abbiamo lavorato anche in questi anni facendo richiesta all’ufficio scolastico regionale ma abbiamo avuto un parere negativo». Durante un incontro con i sindaci del comprensorio Bastia Umbra, Assisi, Valfabbrica, Cannara e Bettona però «siamo venuti a conoscenza che l’Istituto a cui pensavamo di appoggiare l’indirizzo agrario – l’Istituto professionale per i servizi commerciali con sede a Bastia – non si era reso più disponibile». Al suo posto, invece, «si era reso disponibile l’alberghiero, ma non con un indirizzo agrario, ma come indirizzo di rafforzamento del settore della ristorazione – la valorizzazione del settore ristorativo con attenzione all’agriturismo e allo studio dei prodotti agricoli ma non con la specificità di un agrario». E per questi motivi non si è più ritenuto di percorrere questo sentiero per la mancata adesione del primo istituto professionale. E quindi, il presidente Ansideri ha così concluso: «Prego chi può di darci una mano per realizzare questo progetto: così daremo ai giovani un ulteriore indirizzo e un’ulteriore prospettiva interessante».


