DI ARIANNA SORRENTINO
BASTIA UMBRA – Riparte Agriumbria, la mostra nazionale dell’agricoltura, della zootecnia e dell’alimentazione, e anche quest’anno riparte per mettere in mostra tutta la filiera con gli oltre 420 stand in rappresentanza di 2mila aziende. Ben 121 espositori sono rimasti a casa, 445 invece sono quelli scelti e che saranno presenti negli oltre 30mila metri quadrati del centro fieristico di Bastia Umbra. Dal 31 marzo – giorno dell’inaugurazione fissata alle 11.30 – per tre giorni, fino al 2 aprile. Protagonista sarà il ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone e il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida.
I numeri, come i dettagli dell’evento, sono stati illustrati durante la conferenza stampa di presentazione nella mattina di lunedì 27 marzo alla presenza del presidente di Umbriafiere Stefano Ansideri, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco di Bastia Paola Lungarotti e dell’assessore regionale all’agricoltura Roberto Morroni.
«La 54a edizione si preannuncia molto ricca: la mostra mercato offrirà una panoramica generale e organica dell’innovazione tecnologica raggiunta nei differenti settori merceologici – spiega il presidente Ansideri – Saranno oltre 3000 gli animali in mostra. Ben 60 gli Istituti agrari provenienti da tutto il Paese, oltre 20 i pullman già accreditati da ogni parte di Italia, più quelli che arriveranno senza accredito. Proseguendo nei dati, a dimostrazione dell’interesse che Agriumbria ha raggiunto, saranno oltre 60 i giornalisti accreditati, 5 le fiere nazionali e internazionali presenti. Attenzione anche fuori dall’Italia con 60 operatori provenienti dai Balcani e 20 allevatori tedeschi». Previsti seminari, casi studio, eccellenze ed esempi di applicazioni innovative.
Al centro dell’edizione 2023 le filiere agroalimentari. «Nel programma di workshop e incontri metteremo a fuoco, assieme ai nostri partner, alle associazioni di categoria e all’Università degli Studi di Perugia, tanti dei temi fondamentali per le sfide del futuro in agricoltura». «Agriumbria è una manifestazione-evento, un momento strategico per le imprese agricole della nostra regione – ha sottolineato la presidente Tesei – Siamo felici di aprire questa edizione con ben due ministri di questo governo: un segnale di attenzione e di collaborazione istituzionale ai più alti livelli per una delle fiere più importanti del panorama nazionale». Le materie prime, la terra e i suoi prodotti sono gli ingredienti distintivi del settore alimentare che rende unico il Made in Italy anche all’estero. Oggi viene sempre più marcato il termine “filiera” per analizzare il processo che porta dalla terra alla tavola i prodotti che consumiamo ogni giorno. Ma ovviamente sono tanti gli attori che giocano un ruolo importante nella filiera di un prodotto: solo per fare alcuni esempi su tutti si pensi alle imprese agricole e gli allevatori, a quelle che producono macchine agricole, alle realtà che forniscono componenti, imballaggi e quelle che si occupano della distribuzione dei prodotti. Un duro e complesso lavoro per portare a compimento quella che è l’effettiva catena del valore nel settore alimentare. Tutto questo sarà analizzato con diversi focus specifici nel corso della tre giorni.
IN FIERA
AGRICOLTURA
Soluzioni per le aziende agricole, macchine per ogni utilizzo, trattrici e attrezzature, colture, impianti e modelli di business per le imprese agricole contemporanee. Sostenibilità e innovazione. Digital farming. Convegni per addetti ai lavori e momenti di approfondimento sui temi di attualità. Sementi e agrofarmaci. Piante, fiori, giardinaggio.
ALIMENTAZIONE
Made in Italy con le filiere e i prodotti certificati. Aziende agricole con il meglio delle eccellenze dall’Umbria e dalle altre regioni italiane. Street food regionale, degustazioni, show cooking e momenti divulgativi.
I Saloni specializzati dedicati alla conservazione di cibi e alimenti, all’olivicoltura, alla viticoltura (Enotec, Oleatec e Bancotec)
ZOOTECNIA – Bovini al centro – Rassegne nazionali e Polo delle Carni italiane
Confermate tutte le rassegne zootecniche più importanti: un lavoro di cooperazione con l’associazione italiana allevatori che, di fatto, conferma la fiera di Bastia il centro del mercato dei bovini da carne in Italia. Quattro le mostre nazionali, due curate dall’Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne), dedicate alla Chianina e alla Romagnola, e due da Anacli (Associazione nazionale allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine italiane), la Charolaise e la Limousine. Mentre le altre tre razze del circuito Anabic, la Marchigiana, la Podolica e la Maremmana saranno presenti nell’ambito della tradizionale esposizione degli animali di Italialleva, “cuore” della manifestazione umbra.
Completano il quadro delle razze bovine in vetrina a Bastia la “regina” da latte, la Frisona italiana, la Pezzata rossa italiana, simbolo della “duplice attitudine” e la Piemontese, altra eccellenza del comparto da carne. Tra le novità da segnalare in questa edizione anche il ritorno, dopo qualche anno, della Bufala Mediterranea italiana.
Tanti gli animali, di varie specie, presenti: una significativa rappresentanza dell’enorme ricchezza di biodiversità animale presente in Italia. Il Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, partecipera? ad Agriumbria per promuovere e far conoscere la qualita? e le specificita? della carne IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale delle razze bovine tipiche Chianina, Marchigiana e Romagnola.
L’Osservatorio Agriumbria. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante i tre giorni di fiera saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità.
Dal 31 marzo al 2 aprile tanti anche gli appuntamenti e gli stand dedicati alle famiglie e agli appassionati di vita all’aria aperta.
Tante le associazioni che contribuiscono alla realizzazione di Agriumbria. Dall’associazione italiana allevatori, alle associazioni delle singole razze come Anacli, Anabic. Importante anche la presenza nel comitato di Federunacoma e Federacma per la parte della meccanizzazione. Poi le associazioni regionali di categoria come Cia, Coldiretti, Confagricoltura.
Il premio “Antonio Ricci”
Alla sua quinta edizione il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, scomparso nel 2016. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente. Umbriafiere, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Perugia e con Edagricole, ha deciso di indire il premio diviso in due sezioni: una giornalistica, al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana e una dedicata a uno studente di tutte le facoltà di Agraria di Italia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura. Il premio sarà assegnato durante la cerimonia inaugurale della manifestazione.






