CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Al reparto di Ginecologia dell’ospedale di Città di Castello mancano ancora un nuovo direttore e tre medici. La questione è stata al centro di una interrogazione presentata dai capigruppo di maggioranza Gionata Gatticchi (Partito democratico), Loriana Grasselli (Partito socialista) e Rosanna Sabba (lista Secondi sindaco).
I tre esponenti della maggioranza hanno chiesto di conoscere le azioni che l’amministrazione comunale vuole intraprendere nei confronti di Usl Umbria 1 e Regione Umbria «per difendere il reparto di Ginecologia, che è una eccellenza del nostro ospedale e che, con il sotto organico di medici e con il pensionamento del primario, rischia di perdere il suo ruolo centrale e di riferimento».
Come ha denunciato il capogruppo dem Gatticci «l’impressione è che puntualmente il nostro territorio venga lasciato ai margini e che per questo anche le sue eccellenze possano andare in sofferenza».
Il sindaco Secondi prendendo la parola per la risposta ha puntualizzato che «l’Usl Umbria 1 ci fa sapere che ha già chiesto l’autorizzazione alla Regione per la copertura del posto di direttore del reparto di Ginecologia dell’ospedale di Città di Castello dopo il pensionamento del dottor Donatello Torrioli, sostituito ad interim dal direttore della Struttura Complessa dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino dottor Dario Rossetti che lavora a Città di Castello per tre giorni alla settimana».
L’organico dei medici della ginecologia, come ha riferito Secondi, è attualmente carente di tre unità «che dovranno essere reperite con l’esplicazione delle relative procedure concorsuali: questo testimonia la difficoltà nella quale si trova uno dei servizi di eccellenza del nostro ospedale, che rischia di fare passi indietro invece che avanti».
Il primo cittadino ha promesso che la situazione sarà costantemente monitorata «per assicurarci che le figure professionali mancanti vengano sostituite al più presto e che il reparto di Ginecologia mantenga l’elevato standard qualitativo che lo ha sempre contraddistinto. Sul tema della Sanità questa amministrazione vuole stare su pezzo, vuole sollecitare il livello competente, regionale e nazionale, a un’attenzione al territorio che consenta a determinati servizi di dare risposte effettive, visto l’impoverimento che stiamo vivendo nell’ultimo periodo».
Nella seconda metà di aprile, ha annunciato Secondi, l’amministrazione comunale convocherà un nuovo incontro con le associazioni socio-sanitarie che operano nel territorio: «L’idea è di creare un dialogo continuo e dinamico con la nostra comunità, affinché le problematiche della sanità emergano per dare luogo a una sollecitazione politica costante nei confronti delle istituzionali deputate».