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Sindaco a Terni/ Latini riesce a dividere ancora: i “perugini” di Fi più concilianti con l’ex sindaco rispetto ai ternani. “Terni civica” si schiera con Masselli

Un documento regionale degli azzurri in cui si chiede di “tenere insieme la coalizione” diverso nei toni da quello uscito da Terni. I civici in campo, non divisi dal sindaco uscente, ma reclamano visibilità

Marco Brunacci

TERNI – Uno può pensare ciò che vuole del sindaco uscente Latini ma la sua capacità divisiva, l’abilità di mettere l’uno contro l’altro, è davvero straordinaria. Forza Italia di Terni, che deve votare per il candidato sindaco del centrodestra, dice di apprezzare l’ipotesi Masselli avanzata da Fratelli d’Italia a livello provinciale, con l’evidente placet della segreteria regionale. E Forza Italia regionale, da Perugia, che fa? Diffonde una nota che non stiamo a riportare tutta ma è incentrata sull’ipotesi che serva un «estremo tentativo di giungere a una soluzione condivisa della coalizione del Centrodestra attraverso la indicazione unitaria del candidato sindaco». 

Delle due l’una:

1. Fi regionale ha informazioni riservate secondo le quali la Lega preferisce spaccare la coalizione pur di presentarsi con Latini sindaco, con questa scelta esponendosi a una figuraccia che potrebbe essere epocale, nonostante, in verità, tra i nominati del sindaco uscente e tra coloro che hanno motivo di essere soddisfatti della sindacatura ci sono posizioni trasversali che vanno pesate dal punto di vista elettorale, ma certo non sarebbero da considerare un successo per il centrodestra come schieramento. 

2. Oppure Fi regionale, saltando la posizione di Terni, ha davvero preso sul serio il criterio del primo mandato. Che nella situazione umbra è solo un’amenità oppure la fine delle contrattazione tra i partiti perché  vale sia a Terni, che a Umbertide, che a Marsciano, che a Foligno. Forse si può scegliere un sindaco non di Forza Italia a Perugia perché  Romizi se ne va, ma non è per niente scontato. E comunque sarebbe un atto di autolesionismo degli azzurri. Di sicuro c’è però anche la conferma della presidenza della Regione, anche questa in capo alla Lega. Neanche Platone e Aristotele insieme, semmai riuscissero ad andare d’accordo, potrebbero dare una logica a un criterio diverso da quello del prima mandato intangibile per la Regione.

In Umbria gli adoratori dell’intangibilità del primo mandato a questa conclusione, e solo a questa, possono giungere. Esclusa infine l’idea che Forza Italia a trazione perugina e regionale vogliano bacchettare Forza Italia ternana, resta l’ipotesi che si tratti di un mero passaggio formale. Come nel caso della nota della Lega regionale. Un atto dovuto. Pensare che proprio ieri Terni civica, comunque una realtà ternana vivace che ha portato acqua al molino di Latini, si dice pronta ad appoggiare il candidato di Fratelli d’Italia, Masselli (sempre che non si scopra che Latini, anche in “Terni civica”, abbia un paio di fans pronti a salire sui cornicioni di Palazzo Spada minacciando di gettarsi nel vuoto se non verranno riconfermati i sindaci al primo mandato). La nota ufficiale di “Terni civica” afferma che non è più il caso di «continuare nell’incertezza attuale». E sprona i partiti a piantarla col balletto, non prima di aver ricordato a tutti che «Terni civica” è convinta che stavolta il proprio apporto alla coalizione dovrà essere riconosciuto e valorizzato all’interno dell’esecutivo di governo della città». Nel futuro un assessore civico ci vorrà? Che dite?

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